“Sistemare qualcuno” o “riorganizzazione”? Scontro a Palazzo Estense
I Cobas dicono che ai servizi educativi si farà una promozione a discapito degli altri lavoratori, il vicesindaco Baroni controbatte: è in atto una riorganizzazione complessiva dell'ente
Botta e risposta tra sindacati e amministrazione su una grana scoppiata in queste ore. La giunta ha approvato, questa mattina, una riorganizzazione dell’area sesta, istituendo una nuova sezione di coordinamento perché l’assessorato di Enrico Angelini (foto) ha accorpato gli educativi e i servizi sociali (la cosiddetta delega alla famiglia). Per farla funzionare, Palazzo Estense deve metterci qualche soldino in più e nominare un capo sezione. Per i sindacati, però, quei soldi potrebbero essere presi dal fondo di contrattazione decentrata e sottrarre salario ai dipendenti. I delegati Cobas della rsu lanciano un’accusa grave: «Stiamo parlando di una riorganizzazione della struttura del comune di Varese che anche questa volta pare più mirata a sistemare qualcuno piuttosto che a migliorare l’efficienza amministrativa dell’ente».
Fuori dai denti, secondo i Cobas, gira voce che ci saranno in futuro tre nuove sezioni, e ci sarebbero anche i nomi dei dipendenti promossi, i quali avranno un aumento di stipendio: «L’amministrazione vuole aumentare i generali… blocco delle retribuzioni fino al 2014 ma non per tutti evidentemente».
Ma siccome tutti i lavoratori comunali vorrebbero avere più soldi e l’argomento è da anni scottante, ecco che a Palazzo Estense il clima sulla vicenda si è fatto teso. La delibera dunque è stata approvata. I costi si sapranno presto. L’assessore che ha la delega al personale è il vice sindaco Carlo
Baroni (foto), e dopo la riunione di giunta ha cercato di spiegare che cosa stia accedendo. «Non c’è nessuno da sistemare – smentisce – facciamo chiarezza. L’assessorato alla famiglia ha riunito diverse competenze e aveva bisogno di una armonizzazione. Il nome del responsabile della nuova sezione sarà scelto con una selezione interna aperta a tutti. Questa riorganizzazione è parte di una più ampia riorganizzazione che coinvolgerà tutto il comune e avrà anche un’altra novità che oggi non vi annuncio. Non c’è una diminuzione di reddito dal fondo per i dipendenti perché i soldi per i servizi educativi e sociali arrivano di risorse di quella stessa area, a cui dovremo aggiungere la piccola cifra di 3 o 4mila euro. Una nuova delibera sarà approvata con tutte le misure più avanti. Non è vero che in giunta c’è stata maretta su questo punto». Secondo la giunta c’è anche un secondo obiettivo: «Vogliamo far crescere nuove figure direttive e svecchiare – aggiunge Baroni, insieme al segretario generale Filippo Ciminelli – l’età media dei dirigenti di questo comune è di 54 anni».
Il vicesindaco è stato chiaro ma oggi in comune nessun altro si è presentato a parlare con i giornalisti. Alcuni assessori pare abbiano storto il naso di fronte a questa operazione, ma Baroni dice che non è vero e che sono tutti d’accordo. L’assessore Angelini è andato via poco prima che Baroni parlasse.
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