L’elemosina disturba: vietato mendicare a Varese
Il comune modifica il regolamento di polizia urbana: multe da 100 euro anche a chi insegue i cittadini e gli fa richieste pressanti, la cosiddetta "molestia per petulanza"
Torna la guerra ai mendicanti, e anche ai venditori di rose, ma senza le maxi multe ai poveracci che avevano indignato, tre anni fa, gli stessi componenti della maggioranza di centrodestra. La giunta ha approvato oggi un nuovo articolo del regolamento di polizia urbana, che vieta la questua su tutto il territorio comunale. In particolare, non si potrà più chiedere soldi ai semafori; e sarà anche considerato infrazione inseguire le persone per chiedere denaro tramite “molestia per petulanza”; oppure offrire ai passanti fiori recisi e piccola oggettistica. Dal divieto, sono esclusi coloro i quali possiedono un regolare permesso per il commercio ambulante: (alcuni venditori in effetti l’hanno conservato). La punizione sarà una multa di 100 euro e il sequestro della merce. Il provvedimento, voluto da tutta la giunta, è stato introdotto questa mattina modificando il regolamento di polizia locale all’articolo 38.
Va ricordato che la precedente giunta Fontana aveva già introdotto una misura penalizzante nei confronti dei venditori ai semafori e dei mendicanti, ma era stata utilizzata una ordinanza del sindaco che, insieme ad altre sul territorio nazionale, era decaduta a seguito di una pronuncia della cassazione, che non aveva ravvisato in questi provvedimenti i motivi di urgenza e contingenza richiesti dalla legge. Per questo motivo, il comune ha deciso di inserire il divieto all’interno di un regolamento permanente sull’intero del territorio comunale.
Come si diceva, rispetto all’ordinanza del 2008 – che all’epoca fu criticata anche dall’attuale assessore Stefano Clerici – la giunta ha seguito una politica più moderata. Le multe, infatti, erano salite fino a 3mila euro per chi vendeva senza autorizzazione, mentre il nuovo regolamento prevede adesso una sanzione di soli 100 euro.
Non sfugge a nessuno che la maggior parte dei questuanti sia straniera ma l’assessore alla Polizia locale Carlo Piatti (foto) chiarisce: «E’ un fenomeno che infastidisce i cittadini, chiunque lo faccia. E’ questo il principio che vogliamo seguire, tutelare la tranquillità dei varesini e sanzionare la vendita illegale». Più delicato, invece, sarà capire se chiedere informazioni con insistenza possa essere classificata come molestia per petulanza. Saranno i vigili a decidere.
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