La Destra vuole una legge per “l’omicidio stradale”
Sabato 17 dicembre in via Torino a Gallarate il partito conclude la campagna di raccolta firme per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare
Riceviamo e pubblichiamo
Sabato 17 dicembre in via Torino a Gallarate ingresso mercato comunale, La Destra conclude la campagna di raccolta firme per sostenere la proposta di "legge di iniziativa popolare omicidio stradale" per l’introduzione dei reati di omicidio, lesioni e danneggiamento conseguenti alla guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti e altre norme di contrasto all’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti .
Troppe famiglie piangono i loro cari che hanno trovato la morte a causa di irresponsabili che vigliaccamente poi fuggono senza nemmeno prestare soccorso. La legge Italiana è carente e morbida nei confronti di questi assassini, non chiediamo solamente un inasprimento delle pene, chiediamo che venga ripristinata la giustizia, chi sceglie di giocare con la vita delle altre persone deve pagare la giusta punizione senza sconti né attenuanti.
Chiediamo a questo Governo, che rimane illegittimo e al servizio dei poteri finanziari ed economici, di compiere un atto di buon senso, non solo aumenti delle tasse sulla pelle dei cittadini Italiani, ma anche norme che rendano la Giustizia più giusta, che tutelino la vita umana e che non dimentichino chi muore in modo assurdo per mano di incoscenti senza dignità.
Ma la sola punizione non può essere considerata una soluzione, il contrasto all’uso degli stupefacenti deve divenire una priorità per i politici delle future generazioni, fino ad oggi troppo lassismo, troppi occhi chiusi sul dilagare di un fenomeno che rappresenta una piaga sociale, dai recenti studi si evince che l’alcolismo tra i giovani è in aumento, mentre l’uso di sostanze stupefacenti sempre più chimiche e perciò più pericolose è prassi abituale nelle serate di svago.
I giovani avrebbero bisogno di ali per volare non di pastiglie!!!!!
Contemporaneamente verrà esposto il materiale per sensibilizzare la popolazione affinchè situazioni come quelle di Green Hill non si ripetano in una Nazione che si definisce civile, centinaia di cani vengono torturati per futili e presunte “ricerche” che non servono a nulla se non a soddisfare il bieco sadismo di questi “ricercatori”.
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