Leghisti e migranti in piazza tra abbracci e discussioni

E’ strano veder posare i ragazzi del “movimento giovani padani” di fianco a quelli del “coordinamento migranti”. Facce bianche con la classica sciarpetta verde accanto a visi neri come il carbone. Bandiere con il sole delle Alpi che sventolano sopra striscioni che recitano “no al razzismo”.
Ma tutto questo è successo sabato 10 dicembre in Piazza Podestà a Varese. Per un piccolo errore organizzativo, si sono trovate a sovrapporsi la manifestazione del coordinamento migranti che celebra il 63esimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani e quella dei giovani leghisti che rilanciano l’indipendenza dei popoli, padano in primis.  Ma non si faccia illusioni chi stesse già pensando ad un nuovo atteggiamento della Lega Nord nei confronti dei migranti. «Sono stati loro a chiederci di fare una foto -precisa subito uno dei manifestanti con il fazzoletto verde al collo- e noi non ci siamo tirati indietro». Ma non tutti hanno gradito l’idea di posare insieme. «Come si può posare con chi fino a ieri era al governo è ha firmato leggi indegne come la Bossi-Fini» mormora una signora del coordinamento mentre distribuisce fiocchetti gialli, simbolo della giornata contro il razzismo. Il clima di festa si mischia così alla polemica tra i due schieramenti. «Non sappiamo neanche perchè manifestano ma ognuno è libero di scendere in piazza» commenta un ragazzo leghista, riferendosi ai migranti. E dall’altro lato della barricata si chiedono ironicamente che senso abbia «sventolare la bandiera dei separatisti baschi per rilanciare la secessione quando in Spagna stanno iniziando un processo di pacificazione».  E nel surreale clima creato dalla musica dei bonghi e dei canti africani, per tutto il pomeriggio è continuato il volantinaggio di entrambi i gruppi.