Animali e palloncini per il giorno di sant’Antonio
Dopo quello del falò, l'altra metà del rito di Sant'Antonio si è consumata tra le undici e mezzogiorno del 17 gennaio: con la benedizione degli animali e il lancio dei palloncini
Dopo quello del falò, l’altra metà del rito di Sant’Antonio 2012 si è consumata tra le undici e mezzogiorno del 17 gennaio.
Dopo la messa dedicata al santo, celebrata nella chiesa di sant’Antonio alla Motta da monsignor Gilberto Donnini, si è svolto il rito della benedizione degli animali: rito antichissimo, comune a tutta Italia, poichè sant’Antonio Abate, oltre che protettore di malati e signorine in cerca di marito, è anche patrono degli animali domestici.
Sul sagrato della chiesa si sono presentati oltre sessanta animali – in prevalenza cani e gatti, ma non sono mancati cavalli e persino un barbagianni – per ricevere la benedizione del prevosto di Varese: una grande festa per animali e padroni vegliata dagli organizzatori – era presente, tra gli altri, il presidente dei Monelli della Motta Giuseppe Redaelli – e dalle autorità: per il comune di Varese erano presenti il sindaco Attilio Fontana e gli assessori Stefano Clerici e Carlo Piatti.
Dopo l’ultracentenario rito della benedizione degli animali, è poi arrivato il momento di un rito più giovane (ha solo una decina d’anni) ma altrettanto popolare: quello del lancio dei palloncini con messaggi di pace da parte dei bambini delle scuole primarie di Varese. Negli anni passati alcuni di questi palloncini, spinti da venti propizi, hanno viaggiato per centinaia di chilometri, superando muri e frontiere. Ne sono stati ritrovati a Strasburgo, nel Baden-Württemberg e in Yugoslavia, anche se la maggior parte vola verso le valli bergamasche e bresciane, il Ticino e le valli di Sondrio. E sono in molti, una volta ritrovato il piccolo biglietto, a scrivere in risposta, da pastori sull’alpeggio con le loro pecore a interi oratori in gita in montagna, a nonni e nipoti. Quest’anno hanno aderito in undici istituti all’evento che ha portato le parole dei bambini varesini in gran parte d’Italia e in mezza Europa: a mezzogiorno sno stati così lanciati nel cielo centinaia di palloncini.
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