Bari tra crisi societaria e “paura scommesse”

L'avversario del Varese nella prima giornata del girone di ritorno ha la testa altrove: in classifica i pugliesi hanno 26 punti, ma cresce il timore per il coinvolgimento di 5 tesserati nella bufera calcioscommesse

È un Bari al di sotto delle attese quello che ha svoltato la metà del torneo cadetto. Ad inizio campionato i pugliesi appena retrocessi dalla A e affidati alle cure di Torrente erano tra le squadre favorite per la promozione, o quanto meno per occupare un posto tra le migliori della serie B. Invece le cose nel girone d’andata non sono andate come ci si aspettava e i galletti navigano a metà classifica, complici anche 2 punti di penalizzazione comminati dalla Commissione Disciplinare Nazionale per mancati pagamenti, segno evidente che la società pugliese è in forte crisi. Il Bari ha 26 punti, frutto di 7 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte, con 23 gol fatti e 25 subiti ed un rendimento esterno di tutto rispetto, fatto di 5 vittorie, 2 pari e 4 sconfitte. All’andata al San Nicola finì 0-0. In più c’è la bufera calcio scommesse che rischia di rovinare i piani della già disastrata società barese: sarebbero infatti 5 gli ex biancorossi coinvolti nel nuovo filone e il Bari potrebbe anche rischiare la retrocessione.
 
Per ora sul mercato di riparazione il Bari ha fatto pochino: via Marotta allo Spezia, i dirigenti pugliesi hanno portato a termine solo operazioni minori in uscita e non sembrano intenzionati a muoversi molto di più in entrata (vicino il giovane viola Romizi). Torrente punta sui suoi “fedelissimi”, anche se via via col passare delle giornate ha cercato di sistemare le cose. La nota più lieta soprattutto nell’ultimo scorcio di campionato ha il nome di Caputo, lo scorso anno a Siena, autore della doppietta che ha consentito ai biancorossi di pareggiare col Gubbio nell’ultimo turno di andata. Con lui in attacco nelle ultime uscite hanno trovato spazio l’ex atalantino Defendi e il giovane rumeno scuola Roma Stoian: manca una punta di peso, assenza acuita dalla partenza di Marotta. È stato reintegrato Castillo, uomo di esperienza che negli scampoli finali delle partite può fare male alle difese avversarie; occhio anche a Forestieri, gioiellino non ancora esploso per problemi fisici. In difesa, davanti al giovane ed affidabile portiere Lamanna, mancherà per squalifica il giovane uruguaiano Polenta: al suo posto rientrerà tra i titolari Garofalo, con Crescenzi dall’altra parte e la collaudata coppia Borghese-Dos Santos (il grande ex della partita) al centro, mentre le alternative sono Ceppitelli, Sini e Masi (Masiello è fuori rosa e verrà ceduto). Il centrocampo è guidato da Donati, ex ragazzo prodigio del calcio italiano, capace comunque di garantire forza e geometrie al reparto; con lui De Falco e Scavone, con Bellomo, Kopunek, Rivaldo e Galano come alternative. In gruppo è rientrato anche Bogliacino, anche se non dovrebbe essere del match contro il Varese, mentre Rivas potrebbe essere ceduto. In attacco oltre ai giocatori già citati è tornato disponibile il bielorusso Kutuzov, anche se resta in dubbio, mentre il brasiliano De Paula è out.
 
Il mister del Bari Torrente insiste con il suo 4-3-3. I centrali di difesa sono forti fisicamente e abili nel gioco aereo, anche in proiezione offensiva: puntare sulla zanzara De Luca potrebbe essere una soluzione per Maran, visto che in quanto a velocità sia Dos Santos che Borghese non brillano. A centrocampo comanda le operazioni Donati, regista dal tiro formidabile e dal piede educato, con al suo fianco due gladiatori come De Falco (abile anche negli inserimenti) e Scavone. Davanti i pugliesi puntano sulla mobilità delle tre punte: Caputo fa il riferimento centrale, ma si muove e molto e tende ad allargarsi; Defendi è un’ala pura che rientra e spinge con continuità; Stoian è un fantasista con piedi educatissimi, anche se un po’ troppo leggero e non ancora continuo (è del 1991). Nel caso Torrente scelga Castillo, servirà maggiore attenzione nel gioco aereo, visto che l’argentino è molto bravo a prendere posizione e a colpire in area di rigore. Occhio anche a Forestieri e Rivas: sono poco utilizzati, ma nel caso venga loro dato spazio servirà la massima attenzione per arginare le giocate di questi due piccoletti terribili.

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Pubblicato il 13 Gennaio 2012
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