Corti: “Andiamo a Genova per fare risultato”

Venerdì la squadra di Maran scenderà in campo a Marassi contro la Sampdoria. Il motore del centrocampo biancorosso non nasconde l'emozione e avverte: «Loro hanno avuto delle difficoltà, noi cercheremo di sfruttarle»

Mancano solo due giorni al grande appuntamento della Befana, quando il Varese andrà in trasferta a Genova per affrontare la Sampdoria chiudendo il girone d’andata del campionato. La supersfida potrebbe spaventare i biancorossi, considerando il blasone e le ambizioni dei blucerchiati unite al fatto di giocare in uno stadio storico – e dal tifo bollente – come Marassi. Per scrollarsi di dosso ogni paura non c’è nulla di meglio che farsi condurre da chi, in campo, non teme nessuno e gioca sempre col coltello tra i denti: «Sicuramente sarà una sfida dal sapore particolare – attacca Daniele Corti –, non credo ci siano tra di noi molti che hanno giocato contro la Sampdoria. Affronteremo una squadra importante anche se quest’anno ha incontrato delle difficoltà: cercheremo di sfruttarle, teniamo a far bene e a fare risultato».
La classifica e i risultati interni sembrano ridimensionare i blucerchiati, attesi ad agosto da una passeggiata trionfale con immediato ritorno in A: «Nessun campionato si vince all’inizio – spiega il centrocampista –, ma il valore della squadra è comunque noto, considerando che in rosa ci sono tanti giocatori che hanno fatto la serie A. Non entro nello specifico dei problemi che hanno avuto fin qui, perché non guardo mai le altre squadre se non in fase di preparazione della gara. Questa settimana abbiamo pensato a come impostare il nostro gioco considerando gli avversari che affronteremo, ma abbiamo caratteristiche importanti che cerchiamo di sfruttare a prescindere da chi ci sta di fronte».
A proposito di avversari, come dirimpettaio a centrocampo giocherà un certo Angelo Palombo, capitano blucerchiato e nazionale azzurro: «Affrontare un giocatore come lui è un grande stimolo a dare il massimo. In questo gioco è necessario trovare sempre stimoli e ogni partita ne dà: spero di vincere, oltre alla partita, anche la sfida nella sfida contro di lui».
Palombo, ma non solo: hai giocato per tanti anni in C, l’anno scorso in B sei sceso in campo all’Olimpico di Torino, adesso è il momento del Marassi di Genova: «Paura? No, ma sarà un’emozione molto forte, considerando anche che ci arrivo a 31 anni, quasi 32. Sicuramente è una bella gratificazione per tutti gli anni che ho giocato».
La Samp, come tutte le squadre che sono in grande difficoltà, si è mossa presto sul mercato: dall’Everton è arrivato il promettente tedesco Mustafi (classe ’92), dal Brescia lo svizzero Berardi e l’argentino Juan Ignacio Antonio, a segno nel 2-2 al Franco Ossola. C’è quindi un po’ di sfortuna a incontrare proprio adesso i blucerchiati: «Sì, forse è vero – prosegue il gladiatore biancorosso – ma non è detto che cambiare giocatori dia subito risposte. Noi comunque pensiamo al nostro gioco, se poi saranno più bravi loro avranno fatto bene a cambiare. Di Juan Ignacio Antonio mi ricordo: è un giocatore di categoria, con ulteriori prospettive di crescita. Giocava già in una grande piazza come Brescia ma andare alla Samp, considerando le ambizioni dei blucerchiati, credo sia un ulteriore salto». Chiuso il discorso Samp, Corti spiega le difficoltà di ripartire al termine della sosta natalizia: «Sicuramente è difficile ritrovare il ritmo partita e le distanze giuste tra i reparti: stando fermi un pochino ci si dimentica. Però in questo periodo ci siamo allenati bene, con la giusta intensità per sopperire a questi problemi. La pausa è positiva? Sono abituato a fermarmi e credo sia giusto un attimo di stop: qui non siamo abituati a giocare sotto Natale come fanno in Inghilterra e non so quanti sarebbero d’accordo a farlo».
Il programma natalizio di Maran è stato molto simile a quello dato da Sannino negli anni precedenti: «Sì, programmi simili e analogie anche nel lavoro fisico al rientro. Maran non ha dato nessun divieto a tavola, ma ci ha avvisato che avrebbe controllato eventuali chili in eccesso e ci avrebbe multato. Posso comunque dire che siamo stati quasi tutti bravi».
Chiusura dedicata al mercato biancorosso, con rumors insistenti che vogliono Carrozza lontano da Varese: «Non mi piace parlare di mercato: questi discorsi riguardano la società, che a giugno è già stata brava a confermare e prendere giocatori che stanno dando tanto. Su Alessandro posso comunque dire che, per noi, è un giocatore molto importante».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Gennaio 2012
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