Anche Marco Reguzzoni affida a Facebook la sua versione di come sono andate le cose in Parlamento nelle fila leghiste dopo il voto che ha salvato il deputato Cosentino. Quanto scritto da Reguzzoni è una risposta diretta
a Roberto Maroni: «
Caro Roberto, chi è causa del suo mal pianga se stesso. La Lega ha dato indicazione di votare per il SI all’arresto (per il SI, non per il NO), salva la libertà di chi era contrario per questioni di principio. Lo abbiamo "salvato" noi? Credo proprio di no, perché come sai bene quasi tutto il gruppo ha seguito le indicazioni di Bossi che ha detto di votare SI, mica No – si legge nel post del capogruppo alla Camera della Lega Nord -. Era già successo con il caso …Papa, finito in galera proprio perché la Lega aveva detto SI con libertà di coscienza. La verità è che altri parlamentari (UDC? PD?) hanno deciso di votare NO, ma purtroppo sulla stampa sembra che siamo stati noi. E con le tue dichiarazioni avvalori questa ipotesi. Non è forse che tu hai sbagliato nel comunicare con i giornalisti? Lo hai riconosciuto tu stesso in riunione di gruppo ieri, perché non lo dici anche ai tuoi amici di Facebook?
E poi se Cosentino andava messo in galera, perché non ce lo hai detto quando eravate ministro tu e sottosegretario lui? Pertanto era giusto dare indicazione per il SI, ma non imporre nulla perché qualche fondamento c’era anche nelle ragioni del no. Queste polemiche servono solo a far passare in secondo piano le malefatte del governo, che sta massacrando i tassisti, i camionisti, i pensionati, i lavoratori, i professionisti… Il governo che ferma Malpensa e svende all’Europa le nostre aziende. Sono convinto che solo smettendola di alimentare le falsità che i nostri nemici mettono in giro, riusciremo a conquistare la nostra libertà».
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