Variante alla 341, fa discutere il viadotto di Samarate
Scintille tra il sindaco Tarantino e il centrosinistra sull'impatto del progetto della nuova strada Statale. Il rischio di un'opera a metà: disponibili solo 100 milioni su 260 necessari
Si torna a parlare della Variante alla Statale 341, la "Gallaratese", nel tratto che da Gallarate conduce verso Vanzaghello e il Ponte di Oleggio. Dell’opera si discute soprattutto a Samarate, il cui territorio viene attraversato da Nord a Sud per alcuni chilometri, toccando una zona preziosa di bosco e campi, la fascia che separa i diversi abitati dalla vicina Busto Arsizio. Nella giornata di mercoledì 11 gennaio si è tenuto un nuovo vertice in Regione a Milano, con il coinvolgimento degli enti locali. «La Regione cerca di recepire le richieste del territorio: tutto sommato il progetto non ha raccolto obiezioni, se non da parte di Samarate» spiega il sindaco Leonardo Tarantino. «Samarate ha presentato richieste sul cavalcavia di San Macario: abbiamo ribadito la nostra contrarietà».
Il punto più contestato infatti è quello nella zona del Comune, a cavallo tra le frazioni di San Macario e Cascina Elisa, dove è previsto un tracciato viadotto (nella foto sopra, una simulazione fatta dal centrosinistra) Questo – insieme alla ridotta percentuale di tracciato interrato (15%) – è l’elemento su cui insiste l’opposizione (centrosinistra e lista civica Città Viva). Nei giorni scorsi le minoranze hanno ribadito l’opposizione con un volantino duro, che denunciava l’inerzia dell’amministrazione a guida PdL e Lega Nord. "La speranza – dicono le opposizioni – era che l’Amministrazione si facesse portavoce in Regione della volontà di ottenere il maggior interramento possibile (oltre il 70%) prevedendo inoltre mitigazioni ambientali da realizzare per compensare il forte impatto su Samarate. Ma dopo mesi ancora non si hanno notizie certe perché la Giunta Tarantino si è dimostrata inerte e pigra nel portare avanti le nostre istanze". L’accusa esplicita: non voler disturbare il manovratore in Regione, vista l’identità politica (centrodestra a Samarate, centrodestra in Regione). E se ancora la fase dei pareri è aperta (fino al 16 febbraio), il sindaco Tarantino risponde che «il progetto preliminare è arrivato solo il 16 dicembre»: « le accuse nei nostri confronti sono scorrette, noi abbiamo fatto la nostra parte, abbiamo condiviso la mozione e i contenuti presentati alla Regione».
Quanto il progetto sia modificabile, resta ancora da capire. C’è poi un altro nodo: il rischio che l’opera sia portata avanti per lotti. Le risorse a disposizione attualmente infatti sono di 100 milioni, ma l’opera intera costa 261 milioni: «Non vorremmo – dice Tarantino – che si realizzasse la parte a Nord (interconnessioni con la Pedemontana e la superstrada 336) e che su Samarate si rovesciasse nuovo traffico senza che ci sia la strada».
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