L’Ape inizia la sua corsa
La lista civica "comunitaria" vuole presentarsi in solitaria al primo turno. Puntano su solidarietà, lavoro e sviluppo locale
Una lista totalmente nuova, nata da pochi mesi, ma con l’ambizione di contare nel sempre più variegato panorama cassanese: il movimento "L’Ape" lancia la sua sfida per le elezioni amministrative 2012 per Cassano Magnago. La lista civica aveva ancora aperto un canale con il Pd, ma dopo la scelta dei democratici di lanciare un loro candidato, ora L’Ape vuole misurarsi direttamente «Il Pd ha fatto una scelta di campo, presentandosi con Mauro Zaffaroni. Noi volevamo un percorso diverso, che comprendesse anche le primarie: a questo punto abbiamo scelto di andare da soli» spiega Rocco Andrisani, promotore della lista civica. «Da qui al 6 maggio faremo varie iniziative pur non avendo grandi risorse, si potranno seguire anche attraverso il sito www.lapecassano.it». Nel loro slogan, quelli dell’Ape puntano su un concetto: l’infedeltà politica. «L’infedeltà politica aiuta i politici a darsi da fare, a non sedersi. Purtroppo spesso i partiti godono dei voti sicuri, dello "zoccolo duro". Lo "zoccolo duro" è la morta della politica, si tratta sulla base delle percentuali, prima ancora delle elezioni».
Quanto al programma, L’Ape vuole puntare in particolare sul tema dell’economia e del lavoro, perché «non è vero che i Comuni non hanno competenza e capacità sul lavoro: la politica del Comune deve essere in grado di creare indotto a livello locale». Andrisani dice che bisogna ricostruire, a Cassano, «un rapporto diretto tra imprenditoria e istituzioni: tra gli imprenditori con cui ci siamo confrontati, nessuno ha mai avuto la possibilità di dialogare veramente». Ma ci sono anche proposte più curiose e sperimentali, come quello della "moneta locale", già sperimentata con successo in tante parti d’Italia, dalla Sicilia a Bergamo, al Nord Sardegna. Giovedì scorso il "progetto Scec" (dal nome della valuta locale italiana, che attiva un sistema di sconti in grado di creare sviluppo locale) è stato presentato a Cassano cercando di coinvolgere i commercianti locali. «Per ora c’è un nucleo ridotto, una mezza dozzina. Ma se aumenteranno le adesioni a questo progetto – che noi proponiamo ai commercianti – potrebbe servire a riattivare l’economia dei commercianti: non hanno senso fare scelte di sicurezza, come le telecamere, se non c’è vita economica che renda frequentata una zona, anche a Cassano. Il centro di San Giulio è la metafora della depressione che regna a Cassano dopo vent’anni di Lega Nord e PdL».
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