Centinaia di ragazzi registrano libri per non vedenti
In atto il progetto della biblioteca Frera che coinvolge le scuole della città di ogni grado: libri per ragazzi letti e registrati per non vedenti e ipovedenti della loro età
Centinaia di ragazzi si impegnano per creare “libri parlati” destinati ai non vedenti. È il grande progetto che sta portando avanti la biblioteca Frera di Tradate, con il supporto dei Lions della città e il coinvolgimento di centinaia studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Tradate. «È uno stimolo alla lettura per i ragazzi – spiega la coordinatrice della biblioteca Lucia Povolo -, ma soprattutto si sentono coinvolti in qualcosa di utile per chi è meno fortunato di loro. Inoltre leggono libri per ragazzi, destinati a ipovedenti o non vedenti della loro età».
I “libri parlati” saranno inseriti nella banca dati nazionale: libri d’avventura, di ricerca, fiabe, piccoli romanzi. Il percorso preparatorio alla lettura è già stato avviato nelle scorse settimane e prevede delle lezioni, a cura di Betty Colombo, per imparare a leggere i libri ad alta voce, interpretando anche quello che c’è scritto.
«Non ci aspettavamo un successo e un coinvolgimento di questo tipo da parte dei ragazzi – prosegue la Povolo -. Ci sono genitori che vengono a ringraziarci perché vedono i figli leggere, genitori che vengono costretti ad ascoltare la lettura dei loto figli proprio perchè diciamo loro che il primo pubblico è la famiglia».
Le registrazioni non sono ancora state effettuate, ma il percorso preparatorio è quasi finito e si comincerà presto a registrare. Intanto, è stata organizzata una giornata di lettura pubblica in biblioteca con gli studenti delle superiori degli istituti Don Milani, Arcivescovile e liceo Marie Curie. Grazie al “tavolo della cultura” è stata proposta una mattinata il 14 aprile, in cui i giovani leggeranno alcuni brani ad alta voce, facendo così capire ad altri studenti più piccoli, o ai curiosi, quale percorso abbiano intrapreso in questi mesi.
La biblioteca di Tradate è particolarmente sensibile nei confronti di non vedenti o ipovedenti. Infatti sono disponibili alcune postazioni speciali per entrambe le categorie: con tastiera brail, oppure con ingranditori che permettono di leggere i libri. «Basta che chi è interessato chieda – conclude la coordinatrice -. Le postazioni sono disponibili e anche il personale può aiutare a spiegare come funzionano. Noi intanto portiamo avanti il nostro progetto con gli studenti. Utile non solo ai non vedenti, ma anche come sensibilizzazione sociale».
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