Comi e Taldone, scontro aspro per il comando nel Pdl
Scambio di accuse reciproche. Gli ex An molto duri con la parlamentari che però è sicura di vincere dato che la sostiene la gran parte del partito
Volano gli stracci, in casa Pdl: il confronto a due tra Giuseppe Taldone e Lara Comi, per la segreteria del partito, sta raggiungendo toni davvero aspri. «Taldone sbaglia, ma come si fa a dire che sono stata calata dall’alto? Mi hanno votato 63mila persone alle europee» afferma la Comi. Taldone replica a mezzo comunicato. «Non vuole il confronto con me, così non va, è snob e arrogante».
Il contrasto più che politico è tra correnti. Quella di Lara Comi è una candidatura quasi unitaria, Taldone è invece sostenuto da un gruppo di ribelli, capeggiato dalla ex An. Oggi Lara Comi si è presentata ancora nella sede provinciale del Pdl con tutte le componentii che la sostengono. C’erano i due politici che saranno vicecoordinatori, ovvero Luca Marsico dei laici e Paolo Aliprandi dei Ciellini. Quest’ultimo ha chiaramente spiegato che la candidatura della Comi è nata da una sintesi tra le diverse correnti che hanno deciso una tregua per accordarsi intorno al suo nome. La Comi è molto sicura di sé: «Scusate se sono donna – dice ironicamente e – e scusate se ho gli attributi». I suoi supporter annuiscono. Anche Giorgio De Wolf è con lei, e così buona parte dei tesserati. Taldone però non ci sta e ci mette anche un po’ di dietrologia. Afferma che «Lara Comi rifiuta il confronto rinviando il tutto a domenica 4 marzo, quando i giochi saranno fatti e quando le
macchine logistiche del sistema avranno trascinato persone a votare imponendo il nome calato dal Pirellone». Dice che i vertici che sostengono la Comi hanno fatto perdere al Pdl le ultime elezioni sul territorio. Dice di rappresentare la vera base, i peones del Pdl che lotterebbero contro le oligarchie regionali.
I supporter della Comi dicono però la cose simili Rienzo Azzi ha dichiarato che la lista degli ex An nasce a Milano e non c’entra nulla con il territorio. Di certo, lo scontro a due è stato legittimato dai vertici regionali, e dunque ognuno può giocare la sua partita come meglio crede. Il congresso prevede 4mila tesserati, con un voto che il 4 marzo, al collegio De Filippi di Varese, si concluderà solo alle 21 e 30. Il risultato finale è previsto alle 23 e 30 circa. Solo su un punto è tregua: il caso giudiziario che ha colpito Nino Caianiello, uomo forte del partito e capocorrente dei Laici. I fedelissimi di Caianiello dicono che i numeri ce li hanno loro e che fino a quando la condanna non diverrà definitiva (se mai lo sarà) Nino rimane il capo.
IL LISTINO DI LARA COMI
Lista candidati:
1 Luca Marsico Nato a Varese 2/9/64
2 Francesco Rubino Nato a Milano 23/4/81
3 Giorgio De Wolf Nato a Varese 15/3/45
4 Marcello Pedroni Nato a Somma Lombardo 10/3/52
5 Raffaele Nurra Nato a Marchirolo 23/4/62
6 Achille Broggi Nato a Busto Arsizio 6/1/60
7 Marco Magrini Nato a Cassano Valcuvia 13/7/60
8 Antonio Chierichetti Nato a Busto Arsizio 3/1/60
9 Silvio Maiocchi Nato a Gavirate 26/12/69
10 Gianluca Corti Nato a Milano 14/8/63
11 Rosario Tramontana Nato a Paternò 25/10/57
12 Paolo Della Vedova Nato a Busto Arsizio 16/3/60
13 Donato Lozito Nato a Grumo Appula 5/2/55
14 Pier Marcello Castelli Nato a Pesaro 22/11/46
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