Effusioni celesti tra Venere e Giove
Suggestivo spettacolo nel cielo dove i due astri si trovano particolarmente vicini. Gli scatti e la spiegazione del Gat, l'osservatorio di Tradate
Chi guarda in questi giorni il cielo di ponente (direzione Monte Rosa) un’ora dopo il tramonto del Sole ( e fin verso le 22) non può non rimanere colpito dalla presenza di due astri molto luminosi e vicinissimi nella costellazione dell’ Ariete. Si tratta di uno degli spettacoli celesti più belli del 2012, costituito dall’ avvicinamento prospettico dei due pianeti più luminosi, Giove (a sinistra) e Venere (a destra) .
In questo momento Giove ha una magnitudine di -2,1, mentre Venere raggiunge addirittura la magnitudine di -4,2, quindi risulta nettamente il più brillante dei due e, in assoluto, l’oggetto più brillante di tutto il cielo. Basta un buon binocolo (ideale un 15 o 20x), o un piccolo telescopio per notare il disco di Giove con attorno i suoi quattro satelliti maggiori e, soprattutto, per accorgersi che Venere, in realtà, non presenta un disco intero, ma appare in fase come la Luna al primo quarto !
Questi dettagli visuali possono comunque essere facilmente colti anche facendo immagini con una macchina digitale (posa automatica a sensibilità di 400-800 ASA, meglio se su cavalletto fisso) e poi ingrandendo il risultato con lo zoom di cui ogni macchina è fornita. Il grande show dei due pianeti raggiungerà il massimo tra il 12 e il 14 Marzo, quando la loro distanza prospettica (con Venere in salita e Giove in discesa) sarà inferiore a 3°. Poi i due pianeti ricominceranno ad allontanarsi (e ad abbassarsi sempre di più sull’ orizzonte…) fino a distanziarsi di 15° alla fine di marzo.
L’esperienza dice che il momento migliore per immortalare anche fotograficamente lo spettacolo è quando il cielo è già abbastanza scuro ma non ancora buio, diciamo verso le 19 in queste sere: Giove e Venere si presentano in questa situazione come due ‘fari’ in un cielo azzurro cupo in quota ma ancora tinteggiato dal rosso del tramonto all’orizzonte. Oltretutto fino a circa metà mese di Marzo e purchè non si vada oltre le 19, è possibile intravedere nel rosso del crepuscolo anche il difficilissimo e fugace pianeta Mercurio, in quella che è la sua miglior apparizione del 2012.
Le immagini allegate sono state realizzate con una reflex digitale posta su cavalletto fisso, sensibilità di 400 ASA e posa tra 2 e 4 secondi con obiettivo da 35 e 50 mm.
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