L’esercizio alla lavagna? Si risolve con un “touch”
Dal gesso al tocco. Nell'era dei tablet anche una lezione può diventare multimediale
Istruzione a portata di “touch”. È stata presentata oggi, venerdì 23 marzo, all’Istituto Magistrale “Manzoni” di via Morselli 10 a Varese la Lavagna Interattiva Multimediale. A seguire la lezione tenuta da Matteo Bonanno – specialista della casa editrice Pearson, che mette a disposizione i suoi tecnici per la formazione sull’utilizzo in classe della LIM – non sono stati gli studenti ma una ventina d’insegnanti della provincia di Varese.
Lo specialista ha iniziato spiegando che «l’utilizzo della lavagna multimediale non è solo a vantaggio degli insegnanti ma anche degli studenti. I primi avranno a disposizione, oltra a strumenti statici, anche supporti visivi, audio integrati, proiettabili sullo schermo, come i notebook e i LIMbook». L’insegnate che avrà bisogno, per esempio, di far vedere un video in classe, potrà, sia risparmiare il tempo necessario per la prenotazione dell’aula computer e usufruire con un solo “touch”, di una maggior quantità di materiale. La lavagna multimediale permetterà poi di salvare le lezioni, i documenti studiati in classe, addirittura i filmati delle lezioni. Un valore aggiunto notevole per chi è stato assente o per agevolare lo studio a casa. Senza parlare della possibilità di personalizzazione delle lezioni e della varietà di stili di apprendimento che questa innovazione mette a disposizione, attraendo l’attenzione anche di quegli studenti che al solo pensiero di aprire il “vecchio” libro cartaceo storcono il naso. Ad usufruire dei vantaggi della LIM non saranno, come detto, solo gli insegnanti ma anche gli alunni.
«I ragazzi di oggi sono cresciuti a pane e tecnologia e, grazie alla lavagna interattiva, si aumenterà notevolmente il livello di attenzione in classe, nonché la loro facilità di apprendimento», spiega Bonanno.
Dalle statistiche ISTAT emerge, poi, che i ragazzi apprendono solo il 24% del loro sapere nelle scuole, dato il quotidiano accesso ad ogni tipo di informazione di cui dispongono.
«È proprio qui che il ruolo della scuola e degli insegnanti si accresce, insegnando ai ragazzi a saper scegliere tra tutte queste informazioni», commenta lo specialista.
Tra gli strumenti messi a disposizione dal LIMbook per agevolare nelle spiegazioni e nello studio ci saranno, oltre alla comune penna, all’evidenziatore, alla gomma e alle forme geometriche, anche l’occhio di bue che illumina una zona del testo oscurando il resto, le tendine che oscurano lo schermo e il cattura schermo, che funge come una comune macchina fotografica.
Il dottor Giovanni Ballardini, preside dell’Istituto Manzoni, è il primo ad aver sperimentato la LIM e ci tiene a sottolineare che: «Io, che sono partito dal gesso e ora sono passato alla LIM, ritengo che oltre al necessario acquisto di materiali innovativi all’interno degli istituti scolastici, sia importante anche il loro effettivo e pieno utilizzo. L’obiettivo della formazione degli insegnanti è, infatti, quello di prepararli a costruire delle lezioni effettivamente interattive e metterli nelle condizioni di sfruttare tutte le potenzialità che la tecnologia ci mette a disposizione». Rivolgendosi direttamente agli insegnanti ha poi concluso che «I protagonisti del cambiamento siete innanzitutto voi».
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