La lotta alla mafia trova casa, apre la sede di Ammazzateci Tutti
E' stata inaugurata questa mattina la prima sede dell'associazione antimafia in Lombardia. Sarà il motore delle iniziative del gruppo guidato da Massimo Brugnone che da anni propone iniziativa per la legalità sul territorio
In via XXIV Maggio 65 ha aperto oggi, lunedì, un presidio di legalità sul territorio. A Lonate Pozzolo la prima sede al nord di Ammazzateci Tutti, associazione antimafia nata a Locri nel 2004, è ora aperta a giovani studenti, imprenditori, commercianti, semplici cittadini che potranno contare su un luogo che non potrà generare equivoci perchè starà sempre e comunque da una sola parte.
Una bella mattina di sole ha salutato l’inaugurazione della sede in un appartamento all’interno di una palazzina di periferia, alla presenza del presidente nazionale di Ammazzateci Tutti Aldo Pecora, di recente al centro di una campagna di solidarietà nazionale dopo le minacce e le intimidazioni ricevute nel suo paese in Calabria. Con lui era presente l’anima femminile dell’associazione Rosanna Scopelliti, figlia del giudice Antonino vittima della mafia e della ‘ndrangheta, Massimo Brugnone (referente lombardo di Ammazzateci Tutti) e il gruppo di ragazzi che lo segue, i presidi dei licei Tosi di Busto Arsizio e Rechichi di Polistena (Rc) impegnati con i loro studenti in un gemellaggio della legalità che è in atto da venerdì e durerà fino a domani.
Tutto intorno ai ragazzi c’erano i rappresentanti dello Stato a partire dal sindaco Piergiulio Gelosa con il gruppo della legalità formato dai consiglieri di maggioranza e opposizione a Lonate Pozzolo, il sostituto procuratore della Procura di Busto Arsizio Raffaella Zappatini, il comandante della compagnia dei Carabinieri di Busto Arsizio Gianluigi Cirtoli e il dirigente del commissariato di Gallarate Gianluca Dalfino.
Brugnone ha ringraziato tutti coloro che si sono impegnati per arrivare a questa importante inaugurazione proprio nel paese che è stato al centro delle cronache per fatti di ‘ndrangheta. Proprio qui si è voluto aprire una sede fortemente voluta e che Lonate Pozzolo ha voluto contribuire a realizzare fornendo i locali ma soprattutto ha ringraziato Aldo Pecora e Rosanna Scopelliti, veri promotori di un movimento che nasce dall’omicidio del consigliere regionale del Pd Fortugno nel 2004, che è cresciuto attraverso la testimonianza e la voglia di verità di Rosanna e che ha continuato a portare avanti la memoria di quanti l’hanno combattuta e la combattono. Importante, infine, il riconoscimento che Aldo Pecora ha fatto del lavoro svolto dall’ex-ministro dell’Interno Roberto Maroni: «Non sono e non sarò mai leghista, non condivido le sue idee ma devo ammettere – ha detto Pecora – che è stato il miglior ministro dell’Interno per quanto riguarda la lotta alle mafie, il suo lavoro è stato davvero importante per ridurre la lista dei 30 latitanti più pericolosi d’Italia».
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