Attentato di Brindisi, domenica sera scuole superiori aperte
Tutti gli istituti di Busto raccolgono l’appello nazionale, in corso il passaparola tra i ragazzi. Il preside del Tosi: “Ragazzi disorientati e arrabbiati”. L’assessore provinciale: “Spero che altre scuole seguano questa iniziativa”
Gli studenti di Busto Arsizio si mobilitano e raccolgono l’appello dei ragazzi di Brindisi. Dopo la tragedia della scuola Falcone, dove in seguito a un attentato ha perso la vita una ragazza di 16 anni, gli studenti brindisini hanno chiesto alle scuole d’Italia di aprire le porte domenica sera, a partire dalle 18, in segno di solidarietà ma anche per “urlare” il proprio no alla violenza. All’iniziativa hanno aderisto anche le scuole superiori di Saronno (Liceo Grassi e Liceo Legnani) e di Gallarate (Isis Ponti).
Appello che è stato subito raccolto da tutte le scuole superiori di Busto Arsizio. A cominciare dall’Itc Tosi che ha fatto partire il tam tam tramite messaggi sms e attraverso le pagine personali degli studenti su Facebook. «Dopo quello che è successo i ragazzi sono disorientati, arrabbiati, non capiscono il perché di questa violenza – spiega la preside Nadia Cattaneo -. La scuola sarà aperto proprio per svolgere anche un momento di confronto, in cui gli studenti potranno parlarsi e capire cosa sta accadendo, un modo per non sentirsi soli. Crediamo che questo sia un compito anche della scuola, non solo svolgere istruzione, ma seguirli nei momenti difficili».
Con l’Itc Tosi, hanno scelto di aprire gli istituti anche il liceo artistico Candiani, il liceo Crespi e tutte le altre scuole superiori della città. Non sono ancora giunte segnalazioni per quanto riguarda gli altri istituti della provincia, ma il passaparola si sta muovendo proprio in queste ore e non si esclude che altri istituti aderiscano (se avete segnalazioni scrivete a redazione@varesenews.it lasciando anche un numero di telefono).
Intanto l’assessore provinciale Loris Bonfanti condivide l’iniziativa: «È nell’autonomia dei singoli istituti poter decidere l’apertura. Mi auguro che altre queste partecipino a questa iniziativa, a Varese, Gallarate, Saronno, Tradate. Quello che è successo a Brindisi lascerà una ferita profonda nei nostri ragazzi, una ferita che con fatica si rimarginerà. Loro sono il nostro futuro ed è nostro dovere assecondarli in queste iniziative. Adesso hanno bisogno di capire quanto accaduto, e anche noi adulti facciamo fatica a comprendere questo gesto. Bisogna fermarsi e riflettere insieme, non dobbiamo lasciare soli i nostri ragazzi».
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