“Con l’Imu il Comune ci rimette sia la faccia che la cassa”
Lettera del sindaco Emanuele Poretti nelle case dei cittadini: “Si sta facendo largo la convinzione, completamente infondata, che questa sia una tassa che resterà ai Comuni”
«Desidero fare un po’ di chiarezza». Esordisce così il sindaco di Castiglione Olona, Emanuele Poretti, in una lettera aperta che ha inviato a tutti i cittadini. Una missiva che serve a spiegare sia come pagare l’Imu, sia il perché questa imposta non sia ben vista nemmeno dal primo cittadino. «La difficile situazione economica italiana ci è costata innumerevoli manovre economiche, che incidono pesantemente sul bilancio del nostro Comune – spiega Poretti -. Ci attendono sacrifici, e come ho sempre fatto risponderò a voi delle scelte operate per il bene di Castiglione Olona. Desidero però fare un po’ di chiarezza: con la reintroduzione dell’Ici-Imu sulla prima casa si sta facendo largo la convinzione, completamente infondata, che questa sia una tassa che resterà ai Comuni. Non è così: di municipale l’imposta ha solo il nome, il suo gettito invece finirà allo Stato. Lo Stato incassa la tassa “comunale” e il Comune ci rimette sia la faccia che la cassa».
«Complessivamente dal 2010 al nostro Comune sono stati tagliati 434mila euro – prosegue il sindaco -. L’unica libertà che ci è stata lasciata è quella di aumentare le aliquote dell’Imu. Sia io che molti miei colleghi soffriamo al pensiero di aumentare le tasse ai cittadini, già sufficientemente tartassati. L’alternativa a questo, però, sarebbe la riduzione dei servizi spesso essenziali per i cittadini, che al Comune costano molto di più di quanto non coperto dalle rette e dalle tariffe. A Castiglione Olona vogliamo garantire ancora questi servizi alle fasce più deboli della popolazione, a quei cittadini che in questi mesi di crisi hanno cercato un aiuto proprio dal Comune. Vogliamo investire i soldi che abbiamo per lo sviluppo del territorio, vogliamo continuare a mantenere vive l’identità e le tradizioni della nostra comunità. Se oggi si tagliano i fondi ai Comuni con la convinzione che questi siano solo una fonte di spreco, domani molti servizi che i Comuni garantiscono non si potranno più avere. I tagli al Comune sono tagli ai cittadini: insieme dobbiamo riuscire a far valere le ragioni della nostra comunità».
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