L’Ascoli vede la salvezza, con l’incubo deferimenti

L’Ascoli non è una squadra qualsiasi. Sette punti di penalizzazione incassati nel corso del campionato avrebbero ammazzato un elefante, ma non i ragazzi di mister Silva, subentrato ad un altro guerriero della panchina come Castori. Sui bianconeri pesa anche l’incubo del deferimento (equivalente del rinvio a giudizio della giustizia ordinaria) per illecito sportivo legato al calcioscommesse: 3 punti sono già stati tolti agli ascolani, legati al primo processo (gli altri sono riconducibili al mancato pagamento di alcune rate Irpef e di contributi previdenziali), altri potrebbero arrivare per il principio della responsabilità oggettiva legati a due partite della scorsa stagione (Novara-Ascoli e Ascoli-Sassuolo), che sarebbero state taroccate dal Alex Pederzoli accusato di aver effettuato scommesse personali su vari match. Nella lista dei 61 c’è anche il giovane centrocampista bianconero Sbaffo, in relazione alla partita Livorno-Piacenza del 14 maggio scorso: anche lui rischia una squalifica. All’Ascoli in linea teorica mancherebbero pochissimi punti per salvarsi, ma il futuro è un’enorme incognita. In classifica i marchigiani hanno 43 punti, frutto di 13 vittorie, 11 pareggi e 15 sconfitte, con 42 gol fatti e 44 subiti (fuori casa le vittorie sono state 6 finore, 6 i pareggi e 7 le sconfitte, con 21 gol fatti e 25 subiti).

 

Silva si concentra sul lavoro e sul campo, cercando di escludere la squadra dal clima esterno e dalle voci che si rincorrono. Il mister dei bianconeri non avrà a disposizione Peccarisi, Romeo e Ilari, mentre recupera Papa Waigo, Soncin e Pasqualini. La squadra marchigiana ha dimostrato di meritare la categoria, grazie ad una squadra tosta e ben messa in campo: il portiere Guarna, capitan Faisca in difesa, Di Donato, Scalise e Sbaffo a centrocampo e soprattutto la coppia di attaccanti formata dal velocissimo senegalese Papa Waigo e dalla punta ex Grosseto Soncin, un vero bomber che ha ritrovato il feeling col gol, sono uomini di valore per la serie B. 

 

Lo schema preferito da mister Silva è il 3-5-2, con un trio di difensori fisico e prestante, due ali tornanti che fanno su e giù per la fascia, centrocampo dinamico guidato da Di Donato in regia e duo d’attacco che fa della forza di Soncin e dalla sgusciante velocità di Papa Waigo le sue armi migliori. Davanti a Guarna, con capitan Faisca, ci saranno lo sloveno Andelkovic e il giovane Ciofani; in mezzo al campo sulle fasce la rivelazione Scalise da una parte e Tomi dall’altra, entrambi arrivati a dare linfa e corsa a gennaio;  cerniera centrale formata da Di Donato, esperto regista con un gran tiro da fuori col compito di dare i tempi di gioco, e Parfait, combattente più portato a difendere che ad offendere, mentre Sbaffo, fantasista classe ’90 cresciuto nel Chievo Verona, ha il compito di innescare la velocità di Papa Waigo (13 gol in stagione, futuro quasi certo nella serie A francese) e Soncin, uomo d’area temibile negli inserimenti e nel gioco aereo (7 reti per lui), con il gigante Gerardi in panchina pronto a subentrare. Una squadra da tenere d’occhio dal primo minuto al novantesimo: per il Varese vincere vorrebbe dire (quasi) playoff, ma l’Ascoli ha fame di salvezza e non mollerà un pallone.