La Svizzera lavora all’Expo e sogna l’idrovia
I cantoni sono al lavoro da mesi per organizzare la propria presenza all'Esposizione universale del 2015. Un'occasione per rilanciare lo storico progetto di una "strada" navigabile da Lugano a Milano e Venezia
I Cantoni del San Gottardo, quelli geograficamente più vicini a Milano, sono già al lavoro in vista dell’Expo 2012. Ticino, Vallese, Grigioni e Uri hanno stabilito la propria presenza in uno spazio comune (ben 150 metri quadrati) all’interno dell’enorme padiglione svizzero. In realtà sono già diversi mesi che il territorio elvetico si sta organizzado per sfruttare al meglio le opportunità dell’Esposizione Universale.
Il sogno dell’idrovia
Secondo molti l’Expo sarà anche l’occasione per rilanciare le storico progetto dell’idrovia: 550 chilometri di vie d’acqua in grado di collegare Locarno-Milano-Venezia. Un percorso che coinvolge due stati (Italia e Svizzera) quattro regioni (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto) dodici province e 171 comuni. Secondo uno studio di fattibilità realizzato nel 2003 dall’Istituto di management Turistico di Bellinzona e ripreso dal sito di informazione Swissinfo.ch, l’idrovia si inserirebbe in una regione già ad alta densità turistica che genera un indotto economico diretto annuo di 2,6 miliardi di euro e che potrebbe apportare da sola 7’000 passeggeri per stagione con un ritorno economico di oltre 600’000 euro.
Lo stato dei lavori
Attulamente sono navigabili i canali nella zona della città di Milano e i tratti del Lago Maggiore da Locarno ad Arona e fino al Ticino. Il percorso incontra poi diversi punti critici come le conche di Vizzola Ticino. Si attendono inoltre la conclusione dei lavori alla diga della Maddalena e del Panperduto a Somma Lombardo, il rifacimento della diga di Varallo Pombia e la sistemazione delle centrali di Tornavento e Turbigo. In direzione di Venezia altri ostacoli si incontrano sul Naviglio pavese e in particolare dopo la Darsena di Pavia in direzione di Piacenza. L’ultimo tratto invece è quello che meno preoccupa gli ideatori del progetto.
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Il padiglione svizzero all’Expo
L’architettura e il design del padiglione sono state affidate a uno studio selezionato tramite Presenza Svizzera, l’organizzazione nata per far conoscere la Confederazione all’estero e per curare l’immagine elvetica oltre i confini dei Cantoni. Il padiglione, sorgerà su un’area di 4.432 metri quadrati e sarà posizionato a fianco di quello italiano. La sua realizzazione, alla quale è stato destinato un budget di 12 milioni di franchi, inizierà nel giugno del 2014.
Il tema di fondo: la riflessione sui consumi
Nel 2011 Presenza Svizzera ha indetto un concorso anonimo per valutare i progetti sull’orientamento tematico del padiglione svizzero. Ne sono giunti 103. Il 20 gennaio 2012 la giuria ha selezionato il progetto «Confooderatio Helvetica» della netwerch GmBH di Brugg. "Le soluzioni architettoniche innovative e l’interpretazione impressionante del tema dell’esposizione hanno convinto la giuria – spiega una nota istituzionale -. Il progetto, incentrato sulla disponibilità e sulla distribuzione delle risorse alimentari a livello mondiale, invita i visitatori a riflettere sul proprio comportamento di consumo. Presenza Svizzera svilupperà il progetto con gli autori, gli uffici federali e gli organi coinvolti (DSC, UFSP, UFAE, SECO, Svizzera Turismo ecc.) allo scopo di presentare la Svizzera, in relazione al tema dell’alimentazione, come un paese interessante, solidale e consapevole delle proprie responsabilità".
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