Salto di qualità per la chirurgia vascolare con la sala “ibrida”
La possibilità di ridurre gli interventi chirurgici intervenendo in modo mini invasivo è la principale innovazione portata dall'apertura della nuova sala angiografica
Dal dicembre scorso, all’ospedale di Busto Arsizio è disponibile una sala angiografica posta nell’ambito del Blocco Operatorio situato al piano rialzato del Padiglione Polichirurgico.
Si tratta di uno spazio assistenziale di ambito chirurgico vascolare particolarmente innovativo: «L’innovazione sta proprio nella possibilità di avere una sala ibrida di fianco al blocco operatorio – spiega il dottor Emilio Costantini, dell’equipe di chirurgia vascolare del dottor Antonio Tori – La novità è quella di poter offrire garanzie di sterilità in una sala dove si può intervenire sia a livello radiologico sia chirurgico. La possibilità è di grande rilievo perchè ci permette di poter intervenire contemporaneamente senza dover richiamare il paziente in un momento successivo. Una volta, in presenza di aneurismi o stenosi della carotide o della arterie periferiche, si poteva intervenire sono a livello chirurgico. Oggi possiamo anche effettuare trattamenti radiologici mininvasivi».
La sala ibrida è particolarmente utile nei casi di aneurisma dell’aorta toracica o dell’aorta addominale: «In caso di rottura – spiega il chirurgo – la tempestività ti permette di intervenire con tempestività riducendo i rischi. Da dicembre a oggi abbiamo già affrontato una quarantina di aneurismi dell’aorta addominale di cui il 10% in emergenza».
I sistemi di imaging diagnostico come archi a “C”, ecografi e sistemi per endoscopia sono da tempo utilizzati in sala operatoria e costituiscono lo standard per diversi tipi di intervento.
Nell’ambito della chirurgia vascolare, lo sviluppo continuo delle procedure endovascolari ha cambiato in maniera significativa l’approccio chirurgico al paziente, creando una figura professionale in grado di effettuare procedure aperte, endovascolari o miste (ibride).
La sala ibrida assicura, oltre alle caratteristiche proprie di una sala operatoria, anche un apparecchio angiografico digitale fisso altamente performante in grado di interagire con la piattaforma informatica radiologica aziendale.
Nella sala ibrida dell’ospedale di Busto, una delle pochissime in Lombardia, è possibile
effettuare: il trattamento in urgenza del paziente traumatizzato con diagnosi e trattamento in un’ unica seduta; il trattamento in urgenza, chirurgico o endovascolare, delle rotture arteriose dell’aorta addominale e toracica, il trattamento endovascolare dell’aorta toracica ed addominale con posizionamento di protesi dotate di side branches, la chirurgia ibrida addominale e toracica in ambiente in cui le conversioni da chiuso ad aperto possano essere eseguite in sicurezza riducendo al minimo il rischio infettivo, la rivascolarizzazione del piede diabetico.
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