“Troppo inquinamento luminoso, l’Italia sembra un luna park”
Dal Gat di Tradate arriva la proposta al Governo, "tagliamo sugli sprechi luminosi, si risparmierebbero soldi e potremmo finalmente tornare a vedere il cielo stellato"
In questi giorni la Presidenza del Consiglio ha chiesto ai cittadini un contributo avanzando suggerimenti per ridurre gli sprechi nella spesa pubblica. L’occasione è stata immediatamente colta anche dagli astrofili di tutta Italia che, rappresentati dall’ UAI (Unione Astrofili italiani), hanno deciso di dare un loro contributo alle varie proposte per la limitazione delle spese INUTILI.
Proposte e idee arrivano anche da Tradate: «Riteniano – dice Cesare Guaita, Presidente del GAT, (Gruppo Astronomico Tradatese) , che uno dei massimi sprechi a livello nazionale sia una illuminazione esagerata e senza controllo. È assurdo che, in immagini notturne da satellite, l’Italia sembri un LunaPark, mentre la Germania, molto più industrializzata di noi, sia enormemente meno illuminata! Questo succede in Italia da 20 anni, nonostante che varie Regioni, come la Lombardia, siano dotate di leggi contro l’inquinamento luminoso. In Italia, però, come tutti sanno, le leggi non le rispetta nessuno”.
È ben noto che gli astronomi del GAT e di tutta la Penisola lottano da sempre contro l’inquinamento luminoso anche perché l’eccesso di illuminazione ostacola la vista del cielo stellato. Ma non è detto che ciò possa risolevere anche qualche problema economico.
«Da questo punto di vista la Provincia di Varese, potrebbe fare moltissimo – spiegano dal Gat -. Ci sono monumenti e strade extraurbane illuminate la notte intera e, dato sconcertante, in Lombardia abbiamo il doppio del numero di lampioni installati per abitante rispetto alla media Europea! E molto spesso, l’emissione luminosa di questi lampioni è abnorme». «Tutto questo – aggiunge Guaita – lo possiamo far presente al Presidente Monti e al dottor Bondi: è un’occasione unica per rivendicare gli errori della passata (e purtroppo ancora abbastanza presente) cultura illuminotecnica degli sprechi a vantaggio solo di chi vende energia».
Sulla homepage di CieloBuio , segnalano gli astronomi, compare un "manifesto" breve e conciso dal quale prendere spunto per scrivere al Governo (compilando un semplice "form" on-line) chiedendo interventi concreti, che ci farebbero risparmiare milioni di euro l’anno.
«In Francia dal 1 luglio dovranno essere spente le insegne luminose, in Liechtenstein a una cert’ora vengono spente le luci, Taiwan ha messo una tassa sull’inquinamento luminoso, negli Stati Uniti in diverse città restano accesi i lampioni solo agli incroci. Diverse città italiane e in Europa stanno iniziando a spegnere impianti nei parchi pubblici e nelle circonvallazioni/rotatorie di periferia, insomma la spesa per l’illuminazione pubblica è sentita e gli Enti Locali riceverebbero volentieri un "via" dal Governo per fare la scelta di spegnere diversi impianti».
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