Neve in pieno giugno? “No, grandine, e vi spieghiamo il perché”

È incredibile vedere persone camminare in abiti estivi nella “neve”, ma è quanto è accaduto sabato 23 giugno a Golasecca, dove sono caduti in pochi minuti ben 30 centimetri di grandine. Le persone, stupefatte, sono scese in strada per rendersi conto più da vicino della stranezza del fenomeno, come dimostrano le foto inviate a Varesenews (qui a sinistra).
«La grandinata era prevista, ma per la notte e la mattinata», spiegano dal Centro Geofisico Prealpino.
«In seguito ad una instabilità si sono create due perturbazioni: una sulla parte bassa della zona dei Laghi, mentre l’altra sulla parte est della Lombardia. In seguito a raffiche di vento, le nubi della prima perturbazione si sono spostate sul basso Varesotto. È stato lì che hanno scaricato in tutta la loro potenza il ghiaccio contenuto in esse».
La grandine è un fenomeno che è collegato ai temporali estivi. Un chicco di ghiaccio si forma in un "cumulonembo", una grossa nube a sviluppo verticale, nel quale le forti correnti presenti al suo interno trasportano le goccioline d’acqua molto velocemente a quote in cui la temperatura è di gran lunga inferiore allo zero. L’acqua solidificata si fonde con altro ghiaccio finché non precipita al suolo.
Il Centro Geofisico non sembra essere preoccupato dalla violenza di queste ultime grandinate e assicura: «Senza dubbio è molto frequente che durante l’estate ci siano fenomeni di questo genere, che annualmente si ripetono nella Provincia di Varese con questa intensità”.
Ma che cosa dobbiamo attenderci per i prossimi giorni? «Durante l’estate sicuramente avremo altre grandinate, ma almeno fino a mercoledì non dobbiamo preoccuparci, perché il vento da nord che soffierà in questi giorni farà in modo che non ci siano ulteriori precipitazioni. I prossimi fenomeni, anche violenti, sono attesi da giovedì in poi, quando smetterà di soffiare il vento e si tornerà a un clima estivo, con temperature elevate, con un alto tasso di umidità e una forte afa».
Jacopo Sarman