Crisi in maggioranza? Tu@Saronno vota contro in consiglio comunale
Presa di posizione del gruppo di maggioranza sull’alienazione delle aree in diritto di superficie. Proserpio: “Invito a ripensare linee guida”. Il sindaco: “Nessuna crisi, si dialoga”
Due punti in consiglio comunale, e per due volte la maggioranza non ha votato compatta. È accaduto nella seduta che si è svolta lunedì sera, 9 luglio, quando si sono discussi i punti su “Alienazione delle aree in diritto di superficie” e sulla “ricognizione dei servizi pubblici”. In entrambi i punti, protagonista della serata è stata la lista civica di maggioranza Tu@Saronno: i tre consiglieri hanno votato contro al primo punto e e si sono astenuti al secondo.
Lo stupore è stato evidente anche nella maggioranza, mentre all’opposizione la Lega Nord parla di crisi politica e istituzionale.
I protagonisti però negano. A partire dallo stesso leader e consigliere comunale di Tu@Saronno, Angelo Proserpio: «Abbiamo votato contro perché questa alienazione del diritto di superficie porterà dei soldi nelle casse comunali, anche tre milioni di euro, ma va contro i principi che sono propri di una maggioranza di centrosinistra». In pratica con l’approvazione dell’alienazione, coloro che hanno usufruito dell’alloggio popolare avranno la possibilità di vendere a libero mercato, pagando una quota al Comune, l’alloggio ottenuto in edilizia convenzionata. «Ci sono delle questioni che, nella routine quotidiana dei consigli comunali, ci si dimentica – spiega Proserpio – dietro certe decisioni ci sono delle scelte che sono di cultura politica che affondano radici nei decenni precedenti. Come ieri sera, dove la delibera annulla tutta la politica sulla riforma della casa e dei suoli fatta dal centrosinistra negli anni ’60. Di fronte alla necessità di fare cassa, questo provvedimento è contronatura per una maggioranza di centrosinistra».
Proserpio però spiega che non c’è crisi nella maggioranza: «Tu@saronno rivendita una sua autonomia, su dei principi che non possono essere compromessi. Non c’è crisi nella maggioranza, ma è una rivendicazione di autonomia quando sono in gioco i valori costituzionali di fondo. I nostri voti sono inviti a far le cose meglio e ripensare alle linee guida della maggioranza».
Anche il sindaco Luciano Porro getta acqua sul fuoco: «Il voto si commenta da solo. Fa parte del gioco democratico. Tanto che i punti sono comunque stati approvati. La maggioranza non è andata sotto, ci sta che qualcuno si possa differenziare, ma come a livello nazionale serve coerenza e coesione. Anche un atteggiamento in consiglio deve essere basato sulla responsabilità. Prese di posizioni come ieri sera è legittimo ci possano essere, ma non c’è alcuna crisi nella maggioranza. È il gioco della democrazia: nella maggioranza ci sono teste pensanti che dialogano».
Non è della stessa opinione la Lega Nord, come spiega il capogruppo Angelo Veronesi: «Ieri sera le liti in casa Porro sono venute drammaticamente allo scoperto, seppure la retorica delle varie "Pravda" di maggioranza le abbiano negate fino alla fine. Chi denunciava il fatto che vi sono litigi che paralizzano l’attività amministrativa veniva irriso come "grottesco". Il dato di fatto è che da oggi è chiaro per tutti i cittadini che vi è una mancanza di trasparenza nelle scelte amministrative. Nessuno può dirsi sicuro che le scelte vengano prese negli interessi della città, oppure solo per accontentare qualche contendente e far durare questa amministrazione qualche mese in più. Non erano un mistero questi dissidi, ma ieri sera si è toccato il fondo con una maggioranza che ha rischiato di andare sotto per ben due volte su due votazioni diverse».
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