Iadonisi (Udc): “A Busto una lotta per le poltrone”
Il segretario cittadino ne ha un po' per tutti dal nuovo superconsulente per la spending review al social housing
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Francesco Iadonisi, segretario cittadino dell’Udc di Busto Arsizio in merito agli ultimi sviluppi della politica cittadina
Viviamo sempre di più in una società disorientata e conflittuale, dove una certa politica ormai persa nel cercare di trovare se stessa, paradossalmente attraversa una crisi paragonabile a quella economica, non riesce a ritrovare una strada credibile, e cosa ancora più inquietante, a intravedere prospettive future. Questa denuncia la constatiamo sul nostro territorio, dilaniato da una lotta di poltrone che sconfina il buon gusto e non dà risposte ai tanti problemi dei cittadini che vivono sempre con maggior apprensione giorno dopo giorno.
E’ diventato compito arduo, anche per gli addetti ai lavori, leggere i quotidiani dove tutto è il contrario di tutto, dove un sindaco impegna il suo prezioso tempo nel gestire una rubrica per rispondere (anche qui lasciamo perdere che è meglio), a domande che ormai hanno stucchevolmente ucciso anche le zanzare più agguerrite, mentre i problemi reali continuano ad aumentare. Posso capire tutto, posso penosamente tralasciare quanto la maggioranza (che peraltro non si capisce se esiste ancora), ha fatto con U.I. per mantenere stretta la poltrona, sapendo per certo che oggi il giudizio sarebbe ben diverso.
Non intendo comunque soffermarmi su questo che sarà argomento delle prossime scadenze elettorali, ma voglio sottolineare che attualmente la città ha una serie di problemi che sono minimizzati o trattati in modo discutibile. Il primo sul quale vorrei che l’amministrazione facesse chiarezza è relativo al Social Housing, non capisco cosa significhi far diventare popolari, costruzioni finite e invendute.
Così come scritto, si potrebbe interpretare che all’interno di uno stabile dove risultano esserci unità immobiliari invendute, queste, dalla sera alla mattina perdano di valore anche del 50 per cento, procurando un danno incredibile a chi lì ha acquistato a prezzo di mercato e si vede deprezzare il suo investimento.
Così potremmo parlare di tanto altro, di cosa non si sta facendo per le famiglie o dei senza tetto che fino al prossimo inverno non costituiscono un problema. Per chiudere e non essere troppo dispersivo, voglio portare l’attenzione sulla discussione nata nei giorni scorsi dalla lettera aperta apparsa sui giornali, rivolta al Comune da una persona che lo scorso anno ha partecipato alle amministrative con una lista che ha appoggiato il Sen. Rossi e contribuendo, in modo decisivo, alla sua partecipazione in consiglio comunale. In merito a ciò, ritengo una grossa contraddizione additare Busto di essere e voler rimanere una città per vecchi, quando sono stati proprio i componenti di questa lista a portare in consiglio il candidato più "longevo".
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