Disoccupazione record, tre milioni di precari
Raggiunta quota 10,5%. Secondo l'Istat è il tasso più alto dal 1999. Solo una famiglia su tre ha il reddito adeguato. Crescono i disoccupati in tutta la zona euro, intesta Spagna e Grecia
Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre 2012 sale al 10,5%, in crescita del 2,7 % su base annua. Secondo l’Istat, su base trimestrale, si tratta del tasso più alto dal 1999, mentre su base mensile il dato è stabile al 10,7% stesso valore di giugno. Aumentano anche i senza impiego tra i 15 e i 24 anni e solo per una famiglia su tre ha il reddito adeguato, le altre se la cavano con il sommerso.
Crescono notevolemente anche i precari che salgono quasi a tre milioni: dipendenti a termine che nello stesso periodo sono stati 2 milioni 455mila, ai massimi dal 1993: aggiungendo anche i collaboratori (462mila) i precari sono poco meno di 3 milioni.
Non crescono gli occupati fermi a 23 milioni 25mila. Secondo l’Istat, la stabilità dell’occupazione è sintesi del calo della componente maschile e dell’aumento di quella femminile. E così il tasso di occupazione è pari al 57,1%. Gli inattivi tra 15 e 64 anni diminuiscono dello 0,2% rispetto al mese precedente con un tasso pari al 36%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto a giugno. Nel secondo trimestre si registra, quindi, un calo del numero degli occupati in termini tendenziali dello 0,2% (-48mila unità). L’aumento dell’occupazione più adulta con almeno 50 anni, soprattutto a tempo indeterminato, si contrappone al persistente calo su base annua di quella più giovane e dei 35-49enni. Al calo tendenziale dell’occupazione italiana (-133mila unità) si associa la crescita di quella straniera (+85mila unità). In confronto al secondo trimestre 2011, tuttavia, il tasso di occupazione degli italiani rimane stabile, mentre quello degli stranieri segnala una nuova significativa riduzione (dal 63,5% al 61,5%).
Record anche per la disoccupazione nell’eurozona che a luglio è salito all’11,3%, il livello più alto dalla nascita della moneta unica (fonte Eurostat). Stabile, ma sempre al livello record del 10,4% (un anno fa era al 10,1%), il tasso nell’Ue a 27 paesi. I paesi in cui la disoccupazione è più elevata sono la Spagna, (25,1%) e Grecia (23,1% ). I tassi più bassi sono invece stati registrati in Austria (4,5%), Olanda (5,3%), Germania e Lussemburgo (entrambi 5,5%).
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