“Atteggiamento sbagliato, non appartiene alla nostra cultura”
L'Associazione Pakistani Varesini, molto attiva sul fronte dell'integrazione, commenta il fatto di cronaca che ha riguardato una famiglia della comunità gallaratese. "
«Questi atteggiamenti sono sbagliati e non appartengono nè alla nostra religione nè alla nostra cultura. Pasha Naeem, presidente dell’Associazione Pakistani Varesini, è categorico nel commentare l’episodio di violenza in famiglia emerso a Gallarate, la città con la maggiore presenza della comunità pakistana in tutta la provincia. Alla Apv abbiamo chiesto un commento sulla vicenda, che riguarda una famiglia residente a Gallarate: «Sia la nostra cultura sia la religione non prevedono che ci sia discriminazione, non ci sono differenze tra un maschio e una femmina adulti».
L’Associazione Pakistani Varesini è una realtà molto strutturata, ben rappresentativa (i loro eventi muovono centinaia di persone), che ha saputo stringere rapporti di dialogo e collaborazione anche con le istituzioni, in particolare sul tema della sciola. «Stiamo avviando anche quest’anno il progetto della scuola delle mamme, rivolto non solo alle donne pakistane, ma anche del Bangaldesh, di altre comunità» spiega Raja G. Reman, 27 anni, uno dei referenti di Apv a Gallarate. La scuola delle mamme ha una storia ormai consolidata, «quest’anno dovrebbe partire a Cascinetta e Sciarè, con 30-40 donne in ognuno dei due quartieri, diverse sono anche giovani: per molte donne è importante anche per comunicare con la scuola, con le insegnanti dei propri figli».
Certo, anche i referenti dell’associazione sanno che a volte esistono tensioni nelle famiglie, tra le diverse generazioni: «I figli crescono e non sempre, ad esempio, sono d’accordo con i matrimoni con cugini che esistono nella nostra cultura» continua Raja. L’associazione dei pakistani è una forma di apertura della comunità verso l’esterno ed è significativo che diverse donne abbiano deciso di impegnarsi proprio su questo fronte, fin dalla costituzione della Apv. «Cinque ragazze sono anche nel consiglio direttivo dell’associazione», dice ancora il presidente provinciale Pasha Naeem. Che conferma anche che l’Apv si pone anche come mediatore per superare le difficoltà che nascono nel rapporto tra le famiglie e la società di oggi: «Quando qualcuno ha problemi in famiglia, noi siamo disponibili per dialogo, il nostro obbiettivo è creare integrazione non solo con le altre comunità, ma anche all’interno della stessa comunità pakistana»
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