Banche e terzo settore, la BpB conferma il suo impegno sul territorio

Durante la fiera lo stand della Popolare di Bergamo è stato il perno di una serie di incontri dedicati alle realtà attive nel volontariato sociale e nella cooperazione. Flavio Debellini: « Il loro impegno non è abbastanza conosciuto, nè da chi potrebbe sostenerlo, nè da chi, attraverso il loro aiuto, potrebbe trovare sollievo a situazioni di disagio e disabilità»

Si è chiusa la Fiera di Varese che quest’anno ha visto la partecipazione di Banca Popolare di Bergamo (Gruppo Ubi Banca) nella veste insolita di ospite ed organizzatrice di incontri con otto importanti realtà Non Profit del nostro territorio nel suo stand. «Ci conforta molto il gradimento riscontrato dagli amici che abbiamo ospitato – dice Flavio Debellini, direttore territoriale di Varese e Tradate della BpB – perché hanno avuto la possibilità di dare voce e visibilità a quanto fanno tutti i giorni per alleviare i disagi altrui. Il loro impegno non è abbastanza conosciuto, nè da chi potrebbe sostenerlo, nè da chi, attraverso il loro aiuto, potrebbe trovare sollievo a situazioni di disagio e disabilità».
Il pubblico in fiera ha confermato il grande interesse per il cosiddetto terzo settore, soprattutto in un momento in cui il sistema del welfare viene messo in discussione dalla crisi. «Possiamo dare un grande contributo al terzo settore – continua il direttore territoriale della Bpb – non solo con risorse economiche ma anche con la nostra partecipazione alle sue attività, dal momento che abbiamo una presenza molto capillare sul territorio».
Nello stand della BpB si è parlato di assistenza ai malati terminali di cancro insieme all’associazione Varese conte, di sostegno alle attività degli ospedali del territorio con il "Circolo della bontà". In collaborazione con la Polha sono stati presentati gli atleti ritornati dalle Paralimpiadi di Londra e presentata la stagione sciistica di freerider, che si dedica all’insegnamento dello sci da seduti insieme a Sestero.  "Tata Simona", consulente pedagogica ha parlato di emozione con i propri figli (Villaggio Sos di Morosolo), mentre con Fondazione Renato Piatti si è parlato del social bond. Fondazione Molina ha presentato un progetto per la cura dei malati diAlzheimer e la Croce Rossa Italiana ha chiuso il ciclo di incontri, raccontando della nuova mensa serale per i poveri in via di completamento.
«Ci conforta – conclude Debellini – aver riscontrato grande partecipazione da parte dei colleghi che hanno collaborato in Fiera. Sono state otto serate all’insegna della serena ed a volte addirittura giocosa e scanzonata voglia di presentarsi e far conoscere come il volontariato diventi, per chi lo frequenta, occasione di maturazione personale, soddisfazione ma anche divertimento ed amicizia».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Ottobre 2012
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