Castori amareggiato: “Potevamo vincere”
Il tecnico del Varese accetta il risultato ma si rammarica per l'azione da rete sprecata nel finale. Tripoli felice: "Ho dato il massimo"
Fabrizio Castori raggiunge la sala stampa rimuginando ancora sul contropiede che poteva regalare i tre punti: «Siamo amareggiati – conferma il tecnico biancorosso – perché quella ripartenza poteva permetterci di vincere. Era un’occasione clamorosa che ci lascia molto amaro in bocca, un’occasione che raramente capita. Un pareggio a Novara non è certo da buttare ma quell’errore pesa tanto. Onore all’avversario che ha giocato la partita con determinazione, dando sempre battaglia: prendiamo il punto e andiamo avanti». Il Varese non è riuscito a sfruttare un’ora di superiorità numerica: «Non sempre è facile battere chi è in 10 – spiega Castori – Loro erano in vantaggio e così hanno potuto chiudersi e ripartire. Noi ci abbiamo messo impegno, abbiamo mantenuto il pallino, abbiamo cercato di vincere la partita. Nel primo tempo siamo partiti male, sbagliando cose semplici: non è facile adattarsi subito a questo terreno di gioco. Prese le misure col sintetico abbiamo alzato il ritmo perché non volevamo perdere. Risultato giusto? Risultato che si accetta». Spiegata in chiusura la sostituzione di Zecchin: «Gianpietro è stato male all’intervallo è ho dovuto cambiarlo – conclude il mister biancorosso – Ho scelto Tripoli perché volevo un’ala che allargasse il gioco: ha fatto il suo, ha fatto bene».
È proprio Pietro Tripoli a commentare in seconda battuta la prestazione dei biancorossi e a confermare la delusione dello spogliatoio: «Analizzando la partita per come si è messa, questi sono due punti persi – dice il numero 17 – In superiorità numerica c’è sempre la speranza e il tentativo di vincere. Possiamo comunque prenderlo anche come un punto guadagnato, considerando l’importanza dell’avversario e l’importanza di muovere la classifica. Da adesso si pensa alla gara di martedì contro il Vicenza». Felicità a livello personale per i primi 45′ in campo della stagione: «Chiunque vorrebbe giocare il più possibile – spiega Tripoli – e per ora non ne avevo ancora avuto occasione: ho cercato di dare il massimo. Fisicamente posso crescere, mentalmente invece sono entrato nel modo giusto, con cattiveria, spinto dal pensiero delle dieci giornate trascorse tra tribuna e panchina. Continuerò a dare il massimo per dimostrare di potermi giocare questa categoria».
A concludere gli interventi varesini è l’autore del gol Magnus Troest: «Innanzitutto va detto che abbiamo affrontato un ottimo Novara, sapevamo che questa era una trasferta difficile. Nel primo tempo abbiamo giocato male – confessa il danese – ma abbiamo reagito: non potevamo permetterci la sconfitta».
Dalla parte opposta Attilio Tesser commenta così la partita del “Piola”: «Potevamo vincere – dichiara il tecnico novarese – anche perché in dieci non abbiamo praticamente concesso nulla: il Varese non ha creato occasioni da gol e Bardi non è stato mai seriamente impegnato fino all’occasione in contropiede nei minuti finali. Abbiamo però preso ancora gol su calcio piazzato… purtroppo il calcio è fatto di errori e gli avversari contro di noi ne approfittano sempre. La cosa peggiore della nostra gara? Il contropiede concesso all’ultimo minuto: la parata di Bardi ha lo stesso valore di un gol. Abbiamo sicuramente ancora margini di crescita, ma non di natura tecnica o tattica: dobbiamo crescere nella personalità e nella convinzione con cui affrontiamo le partite».
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