Maroni: “Sarei onorato di guidare la Regione”

Colpo di scena di Roberto Maroni: in un’intervista al Corriere della Sera si dice pronto a guidare la Regione Lombardia, ma ci sono delle priorità da rispettare. Insomma, una posizione attendista per il leader della Lega nord sulle ore di crisi che sta vivendo il governatore Lombardo (la diretta della giornata di lunedì 15 ottobre). «La reazione istintiva è quella di rovesciare subito il tavolo – spiega Maroni al Corriere -. Staccare la spina. Dire basta. È stato il mio istinto, figuriamoci cosa può aver pensato un militante della base». Ma il segretario della Lega spiega anche che «l’esperienza di governo degli ultimi dieci anni in Lombardia è un’esperienza di successo. Un’esperienza che può e deve continuare. In secondo luogo, il far cadere la giunta avrebbe significato rompere l’alleanza e consegnare la Regione alla sinistra. E non è questo quello che vuole la Lega».

Sul termine dell’era Formigoni non c’è quindi una data, ma per Maroni una cosa è certa: il prossimo presidente della Regione Lomabrdia deve essere un leghista: «Per quanto mi riguarda, ne sarei onorato, e posso anche dire che sarebbe per me certamente più importante e gratificante che non fare il ministro. Posso dirlo, visto che ministro sono stato già tre volte. Ma è ovvio che non sarà certo questa la condizione per la prosecuzione dell’alleanza. Non è certo una questione personale». Intanto proprio La Lega Nord ha organizzato dei gazebo su tutto il territorio per individuare il prossimo candidato alla Regione con una consultazione di piazza. In attesa che si capisca con decisione cosa intende fare non solo Formigoni, ma tutta l’alleanza Lega Nord – Pdl. Per Maroni ci sono tre precedenze «dopo le quali si può andare al voto: l’azzeramento dell’attuale giunta, una nuova legge elettorale, l’approvazione della legge di bilancio entro Natale».