La giornata nazionale della Malattia di Parkinson

Nel Varesotto oltre 2000 malati e famiglie invitati a Cunardo, alla casa di cura "Le Terrazze" a vari momenti di sensibilizzazione

Sono oltre duemila i malati di Parkinson in provincia di Varese, oltre 300mila in Italia. E da anni nella Città giardino la forza del volontariato e dell’associazionismo ha stretto forti legami con enti ospedalieri presenti sul territorio della provincia dei sette laghi formando organismi divenuti punti di riferimento per chi soffre, pazienti e famiglie: la prima scintilla scoccò nella primavera del 1990con la sezione varesina del Associazione Italiana Parkinson, poi , dal 2007, con la nascita e un forte impulso di crescita grazie ad As.P.I., Associazione Parkinson Insubria, fondata a Varese e presente in forma autonoma anche con sezioni a Cassano Magnago, Legnano, Novara. Oggi l’associazione dell’Insubria conta su 800 soci ed organizza una serie di iniziative di supporto alle strutture sanitarie, a disposizione dei malati.
Sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero della Salute, anche quest’anno in tutta Italia, Sabato 24 Novembre, si celebra la Giornata della Malattia di Parkinson, promossa da Limpe e Dismov.
In provincia di Varese i poli ospedalieri sono sensibilizzati a varie iniziative.

Per quello di Varese, con direttore dell’Unità Operativa di Neurologia il professor Giorgio Bono e responsabile dell’ambulatorio Parkinson Varese, il dottor Giulio Riboldazzi, l’appuntamento per malati e famiglie è alla Casa di cura Le Terrazze di Cunardo. Dalle ore 9 alle ore 14, medici specialisti, ricercatori e volontari dell’Associazione Parkinson Insubria saranno a disposizione dei malati e delle famiglie per fornire ogni tipo di informazione. In occasione dell’evento, As.P.I. promuove servizi, corsi, vacanze terapeutiche ed iniziative che da anni organizza con successo e cura un’esposizione di dipinti realizzati dai malati per apprezzare i "percorsi di Arteterapia" realizzati dai pazienti parkinsoniani che, alle Terrazze di Cunardo, hanno un reparto neurologico a loro dedicato diretto dal dottor Riboldazzi.
Varie iniziative sono in programma anche a Tradate e Gallarate, promosse dalla sezione di Cassano Magnago dell’Associazione Parkinson Insubria: si tengono sabato 24 novembre a Tradate – Ospedale Galmarini, dalle ore 9.30 alle ore 12  presso il Presidio Ospedaliero di Tradate al 6° piano del padiglione “Monoblocco” Medici i Specialisti della Struttura di Neurologia saranno a disposizione della cittadinanza; quindi domenica 25 novembre, alle ore 15, si tiene un concerto con la corale "Sine Domine" alla chiesa Sant’Anna, frazione Ceppine. Martedì 27 novembre, a Gallarate – Villa Sironi, dalle ore 14.30 un incontro tra medici, pazienti e le famiglie.

COS’E’ IL PARKINSON – E’ una malattia neurodegenerativa (lo specialista di riferimento è il neurologo) causata dalla progressiva morte delle cellule nervose (neuroni) situate nella cosiddetta sostanza nera, una piccola zona del cervello che, attraverso il neurotrasmettitore dopamina, controlla i movimenti di tutto il corpo. Chi ha il Parkinson, proprio per la progressiva morte dei neuroni, produce sempre meno dopamina, perdendo il controllo del suo corpo. Arrivano così tremori, rigidità, lentezza nei movimenti. Le cause della malattia sono ancora sconosciute, nonostante sia stata descritta per la prima volta nel 1817 dal dottor James Parkinson. Le ultime ipotesi sulle cause della malattia sono di due tipi: ambientali e genetiche. Studi epidemiologici hanno dimostrato che l’esposizione a fattori quali pesticidi e metalli pesanti aumenta il rischio di sviluppare la malattia.

QUANTE PERSONE COLPISCE?
Oggi la malattia colpisce circa il 3 per mille della popolazione, e circa l’1% di quella sopra i 65 anni. In Italia i malati di Parkinson sono circa 300.000, per lo più maschi (1,5 volte in più), con età d’esordio compresa fra i 59 e i 62 anni. Età d’esordio da riconsiderare: l’immagine che la malattia riguardi solo le persone anziane non corrisponde più alla realtà. L’età d’esordio del Parkinson si fa, infatti, sempre più giovane (un paziente su 4 ha meno di 50 anni, il 10% ha meno di 40 anni), per il fatto che la scienza è oggi in grado di porre una diagnosi ai primi sintomi, quando la malattia è ancora in fase precocissima.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Novembre 2012
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