Disperato, si dà fuoco davanti ai servizi sociali

Gesto disperato di un uomo all’interno dell’ufficio servizi sociali minori e famiglie del Comune di Varese, in via Orrigoni 5. Un cittadino straniero, algerino, 48 anni, padre di due figli di 7 e 10 anni, si è dato fuoco poco dopo le 9.45 di oggi, giovedì 28 febbraio: era all’interno di una sala dell’assessorato quando ad un certo punto è uscito, ha estratto una bottiglia piena di liquido infiammabile e esclamando parole sconnesse si è cosparso la testa e il viso e ha acceso la fiamma davanti alla moglie e ai figli. Subito è intervenuto un dipendente dell’assessorato, Maurizio Zecchin, che ha avuto la prontezza di prendere un estintore per spegnere il fuoco, mentre altri impiegati hanno allontanato la moglie e i figli dell’uomo. L’uomo è stato portato d’urgenza in pronto soccorso all’ospedale di Varese: è in prognosi riservata con ustioni di terzo grado al volto e alle braccia ed è intossicato, col sistema respiratorio compromesso; è stato poi trasferito nel primo pomeriggio al centro Grandi Ustionati di Genova Sampierdarena. L’ufficio è stato chiuso e sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono arrivati anche polizia e carabinieri.

All’origine del gesto sembra ci sia una difficile situazione economica. L’uomo con la sua famiglia abita in via Postumia a Varese in una casa di proprietà col mutuo da pagare. È conosciuto dal Comune e ha avuto in passato aiuti e supporti di vario tipo. Il colloquio che era in corso nell’ufficio dei servizi sociali riguardava una questione di condominio, un contatore in condivisione bloccato perchè il nordafricano non riesce a pagare le bollette a causa dei lavori saltuari e della crisi economica generale. L’uomo è descritto come una persona tranquilla e non c’erano avvisaglie che facessero presagire un gesto estremo come quello messo in atto.