Chiappafreddo amaro: “Non siamo ancora pronti”

L’allenatore della MC Carnaghi dopo la sconfitta in finale di Coppa: “Abbiamo pagato il derby di ieri, fisicamente e mentalmente”. Meijners: “Concentrazione e gioco di squadra”. Ferretti: “Ce lo meritavamo

La delusione la fa da padrona sui volti della MC Carnaghi dopo la brutta sconfitta in finale di Coppa Italia contro Piacenza. Spunta qualche lacrima e nessuno ha voglia di parlare. Solo Mauro Chiappafreddo si presenta davanti ai microfoni per ammettere: “Per noi è ancora difficile esprimerci su questi livelli, cercheremo di migliorare. Piacenza ha giocato una partita di altissimo spessore e non ha sbagliato praticamente nulla; noi abbiamo cercato di metterla in difficoltà rischiando un po’ di più, qualche volta ci è andata bene, molto più spesso no. Mi aspettavo che sarebbe stato un incontro duro: abbiamo sofferto tanto su palla alta, siamo riusciti a contenerle abbastanza nel primo set ma poi, purtroppo, non ce l’abbiamo più fatta”. Per Chiappafreddo la finale era anche la sfida con quello che è stato il suo primo allenatore per gran parte della stagione: “Gianni è un grande professionista ed è normale che abbia sfruttato la sua esperienza per preparare al meglio la partita contro di noi. Credo che in ogni caso abbiamo cercato di dare il massimo sia oggi che ieri: purtroppo abbiamo pagato tanto lo sforzo del derby in termini di energie fisiche e psichiche. Cerchiamo di vedere il lato positivo: siamo comunque arrivati in finale, lavoriamo giorno per giorno per fare meglio”. Tra le giocatrici parla soltanto Alix Klineman: “Sono convinta che possiamo giocare molto meglio di così. Abbiamo provato a combattere, ma non ci hanno permesso di fare di più; abbiamo giocato contro una grande squadra. Credo però che in questa final four abbiamo alzato il livello del nostro gioco e della nostra fiducia”.

Sorride Floortje Meijners, migliore in campo della finale: “Sono molto felice, abbiamo tenuto la concentrazione alta dall’inizio alla fine e soprattutto abbiamo giocato di squadra, la nostra grande forza. In questi due giorni abbiamo finalmente giocato la nostra pallavolo”. Quanto ha pesato avere Caprara sulla panchina? “Lui è stato bravo a far valere la sua esperienza per darci le informazioni giuste, poi però bisogna anche saperle applicare in campo”. Francesca Ferretti è incontentabile: “Mi era piaciuta di più la partita di ieri, si sa però che in finale è difficile dare il meglio… Sicuramente non ci aspettavamo un 3-0, siamo state molto brave e ce lo siamo meritate, così come la società che ha fatto tanto per noi. Bella vittoria, ma è solo un piccolo passo”. Anche la palleggiatrice mette l’accento sul ruolo del coach: “Quando abbiamo studiato le avversarie a video non finiva più di dirci cose su di loro, e in effetti siamo state brave tatticamente. Soprattutto, sapendo che il muro è il loro punto di forza, siamo state brave a non spazientirci mai dopo una murata subita”.

Gianni Caprara, però, si rifiuta di parlare della sua ex squadra: “Voglio solo dire grazie alla società per l’opportunità che mi ha dato, è stato molto semplice inserirsi in un ambiente così professionale. Oggi siamo stati più continui, le ragazze hanno messo in campo grande determinazione e lucidità e, pur soffrendo a tratti, sono state brave a rimanere concentrate per tutto l’incontro”. Altra ex di giornata è Martina Guiggi: “Sinceramente non ci ho pensato – dice la centrale – in finale, chiunque ci sia di là, l’importante è solo vincere. Prima della partita ci siamo imposte di pensare pallone per pallone e non guardare mai il risultato: ha funzionato, siamo rimaste sempre molto tranquille. Adesso ci aspetta un’altra settimana difficile, ma siamo una squadra molto esperta e sono sicura che riusciremo a ritrovare la concentrazione”. Già mercoledì, infatti, la Rebecchi sarà in campo per la finale di andata di Challenge Cup contro la Dinamo Krasnodar di Havelkova e Hooker.

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Pubblicato il 17 Marzo 2013
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