Cortisonici “effervescenti” in arrivo. Sarà l’ultima edizione?
Il festival del cortometraggio varesino torna per la sua decima edizione dal 19 al 23 marzo con proiezioni, incontri, laboratori e sezioni speciali. Incertezze sulla fattibilità della prossima edizione
Cortisonici compie dieci anni e torna per un’edizione “effervescente”. Aggettivo che ben descrive i cinque giorni del cortometraggio varesino, per diversi motivi. Il primo è che la locandina di quest’anno vede un uomo prendere una pastiglia “cortisonica” accompagnata dal messaggio “usare senza nessuna cautela!”. Un tema che riporta alle origini, alla primissima edizione del festival, quando il festival veniva “somministrato in pillole”. Altra cosa è che i dieci anni sono un traguardo importante. La terza è che quest’anno Cortisonici chiuderà l’edizione con un punto di domanda: sarà l’ultima? Non avere risposte genera tristezza e incertezza, ma Cortisonici va vissuto con tutta l’energia e “l’effervescenza” che merita.
L’edizione si aprirà martedì 19 marzo e fino al 23 porterà a Varese cortometraggi da tutto il mondo e un programma ridotto rispetto agli altri anni (non ci saranno due sezioni: Lab e VideoClip), ma comunque ricco e interessante. A presentarlo in conferenza stampa c’era tutto lo staff che ha ricordato le difficoltà economiche affrontate per organizzare questa edizione e raccontato dell’incertezza per il futuro nonostante, come ha ricordato anche l’assessore Longhini: «Cortisonici sia una delle manifestazioni più interessanti e longeve del territorio. Richiama tantissima gente, anche da fuori e siamo contenti di poterla appoggiare anche quest’anno». L’amministrazione comunale mette a disposizione gli spazi a titolo gratuito e dà un contributo di 5.400 euro, cifra ridotta rispetto agli anni precedenti. A fronte di un budget necessario di circa 20mila euro infatti, ad oggi il festival è stato organizzato con solo 7mila euro ed il futuro resta incerto.
«Quest’anno si chiude un cerchio – spiega Massimo Lazzaroni, direttore organizzativo del festival –. Sono stati dieci anni molto belli di un lavoro faticoso, ma che ci ha dato grandi soddisfazioni. Crediamo di lasciare alla città un prodotto molto significativo e vedremo quel che succederà. Sarebbe bello unire le forze, con altri festival che si realizzano in città, e creare un Giffoni Festival varesino, perché no? Oggi siamo la vetrina del cinema di domani».
IL FESTIVAL
La caratura internazionale del festival infatti, non è messa in discussione. Quest’anno, lo staff di Cortisonici, si è visto arrivare 400 progetti da tutto il mondo, Kosovo compreso. Tra tutti sono stati scelti 18 lavori che arrivano da Russia, Canada, Grecia, Belgio, Spagna, Usa, Francia, Italia e che saranno presentati giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23 marzo (tre giurie: pubblico, giovani – guarda come partecipare- qualità con Traini – Stellacci – Smeriglia). «Abbiamo fatto molta fatica a scegliere i corti in concorso, la qualità è sempre più alta – spiega Lazzaroni -. Così abbiamo deciso di dedicare una serata a quelli esclusi dalla gara, ma comunque molto belli (martedì 19 marzo, alle 21)».
Il festival si aprirà sabato 16 marzo con la Sezione Ragazzi e una serie di laboratori e incontri che quest’anno vede coinvolto anche lo spazio Re-Mida. Il concorso partirà da lunedì 18 e anche questa sezione ha visto una grande partecipazione. 200 lavori arrivati da scuole di tutta Italia, varesine comprese. In palio quattro premi: quello dell’Unicef per i temi dei diritti umani, quello dell’Aspem -Legambiente per tematiche ambientali, quello del pubblico e quello della rivista varesina Cinequanon.it. Operazione quella della sezione Ragazzi che, come raccontano gli organizzatori, ha creato anche collaborazione tra scuole: gli alunni che arrivano da lontano verranno ospitati da famiglie di alunni varesini. Non manca poi, la sezione più hot del festival, ovvero l’Inferno, dove si possono trovare vere e proprie chicche e dove tutto sarà una sorpresa. L’aperitivo cortisonico, che dà il via ufficialmente al festival si terrà martedì 19 marzo al Twiggy Caffè. Da non dimenticare inoltre, il focus On Swiss organizzato con RSI.
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