Il “Trofeo Binda” è davvero un “Mondiale di Primavera”

Domenica 24 marzo si corre a Cittiglio l'unica prova italiana di Coppa del Mondo femminile. Al via tutte le più forti atlete del circuito internazionale. E torna anche la gara dedicata alle juniores

La metafora del "Mondiale di Primavera" che generalmente si affianca alla Milano-Sanremo maschile può tranquillamente essere utilizzata, in campo femminile, per il "Trofeo Binda", l’unica prova italiana di Coppa del Mondo che si disputa a fine marzo (domenica prossima, il 24) e che ha fatto di Cittiglio un luogo simbolo di questa disciplina. L’accostamento all’iride non è solo per la Coppa ma anche perché nel varesotto ci saranno tutte le più grandi campionesse del momento, oltre che diciotto delle prime venti squadre nel ranking internazionale. Insomma una corsa che ancora una volta supera se stessa, anche perché accanto alla gara Elite torna (mancava dal 2007, ultima vincitrice Marina Romoli, ora paladina per sensibilizzare la sicurezza dei ciclisti) la prova dedicata alle atlete juniores. «Ed è giusto che le giovani possano misurarsi sulle stesse strade delle campionesse, taglino un traguardo e salgano su un podio preparati per la Coppa del Mondo» spiega Mario Minervino, il patron della Cycling Sport Promotion (CSP) che per il sesto anno consecutivo ha avuto l’imprimatur dell’Uci per organizzare la massima classica del panorama italiano.

Il "Binda", presentato oggi (martedì 19) a Villa Recalcati davanti a uno stuolo di autorità e sostenitori a vario titolo, non è però solo una gara ciclistica di alto profilo. Sono ancora una volta molte le iniziative collaterali che si sviluppano dall’appuntamento centrale: corsi di sicurezza e abilità per bambini, promozione del territorio a 360° (dai prodotti tipici ai luoghi simbolo), pedalate aperte al pubblico, valorizzazione delle infrastrutture come la ciclabile tra Laveno e Cittiglio che le atlete percorreranno prima del via effettivo. Un tratto che sarà completato in tutte le sue parti proprio per permettere questa passerella che partirà dal porto di Laveno, dove domenica mattina è prevista la suggestiva presentazione delle 29 squadre partecipanti.
Il percorso poi è collaudato: prima parte pianeggiante lungo la Valcuvia sino a Luino, ritorno a Cittiglio con le asperità tra Grantola, Cunardo, Bedero e Brinzio; poi i cinque passaggi sul "giro corto" e spettacolare che ha nella scalata di Orino il punto più alto e nella successiva discesa verso Gemonio quello più tecnico, ideale trampolino per l’arrivo cittigliese in leggera salita di via Valcuvia. Occhi puntati naturalmente sulla superstar Marianne Vos (foto a lato), l’olandese che ha vinto tre delle ultime quattro edizioni oltre a dominare qualsiasi gara che si disputa in sella a una bicicletta. Ancora una volta le avversarie saranno agguerrite, con il pubblico locale spempre speranzoso di vedere il miracolo di una delle nostre atlete: le italiane sono a digiuno dal 2000 di Fabiana Luperini, ancora una volta ci proveranno l’arcisatese Noemi Cantele (ottima la sua prima parte di stagione) e la caravatese Valentina Carretta.

L’attesa dunque sta crescendo sia sotto il profilo sportivo sia sotto quello organizzativo, e non è un caso se a Minervino scappa una lacrimuccia quando è il momento di ringraziare tutte le persone che gli stanno a fianco per l’organizzazione. In un momento di crisi trovare le risorse, ma anche i volontari, non è facile però la CSP prosegue a proporre appuntamenti di alto livello e quest’anno farà il bis ospitando i campionati italiani al femminile. Per ora c’è già la soddisfazione di aver riempito ben 12 alberghi della zona, accreditato una sessantina di giornalisti stranieri e conquistato un’ora di differita su Rai Sport: il "Binda" andrà in onda a partire dalle 18,05, immediatamente dopo una grande classica maschile qual è la fiamminga Gand-Wevelgem. E alla vincitrice andrà un quadro, "Trionfo Stellare", dipinto da Mariano Salerno.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Marzo 2013
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