Maroni, Cattaneo, Alfieri: comanda la “politica” varesina
Le tre cariche politiche più importanti di maggioranza e opposizione, in regione, sono di politici del nostro territorio. Cos'hanno in comune? Sono dei veri professionisti
Con l’elezione di Raffaele Cattaneo (nella foto, con Alfieri) alla presidenza del consiglio regionale, Varese ottiene un singolare primato nelle istituzioni lombarde. Le tre cariche politiche più importanti, in questo momento, sono occupate da varesini. E’ una vittoria del territorio, ma anche di un certo modo “professionale” di intendere la politica. Roberto Maroni è il presidente della giunta regionale, Raffaele Cattaneo è il presidente del consiglio regionale, Alessandro Alfieri è il capogruppo del principale partito di opposizione, il Pd, nel consiglio regionale.
Le analogie sono tante. Si tratta di politici di lungo corso che hanno costruito nel tempo un consenso nel territorio (non solo nel web, o nella televisione) ma con il contatto quotidiano con i militanti delle rispettive parti politiche, con i cittadini, gli imprenditori, gli operai, con la politica del faccia a faccia insomma. Maroni è anche il leader della Lega Nord, il partito che storicamente è nato dal territorio varesino, dalla fascia pedemontana lombarda attenta alla piccolissima impresa e alle tematiche della conquista di un potere della periferia contro la strapotere del governo centrale. Cattaneo è l’espressione più evidente del politico cattolico proveniente da Comunione e liberazione, una forza molto organizzata sul territorio lombardo; e chi si stupisce dal fatto che possa ancora ottenere tante preferenze dovrebbe riflettere sullo stile comunitario di affrontare la società che è peculiare di quel movimento, sia nel suo versante religioso che in quello “politico”. Alessandro Alfieri è il più attivo dei politici del Pd, sul territorio della provincia. E’ stato anche responsabile degli enti locali regionale e vicesegretario del partito. Ma soprattutto ha tessuto una rete di contatti amministrativi e umani anche al di fuori delle storiche sezioni di partito, raccogliendo i frutti di una rielezione come più votato del Pd in provincia e come uno dei leader anche a livello regionale. Se sarà confermata anche la nomina a sottosegretario dell’ex presidente della provincia Dario Galli (nella foto, con Maroni), come si vocifera, l’apporto di Varese alla politica regionale sarà notevole. Sta poi a questi protagonisti renderla anche onesta e portare dei risultati.
E infine c’è un po’ di Varese anche nella nomina a dirigente della sanità di Walter Bergamaschi, un milanese che però era stato chiamato a Varese da Carlo Lucchina (l’ex dirigente varesino della sanità lombarda). E’ un nome che mette d’accordo tutte le fazioni politiche (tranne il Movimento 5 stelle, che non ha esperienze pregresse di governance). Un profilo simile ha il nuovo dirigente del settore welfare Giovanni Daverio, un tecnico, amico personale di Maroni, ma anche di Alfieri.
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