Busto è in emergenza ma vola in semifinale

La Unendo Yamamay travolge Giaveno anche in gara 2 nonostante l’infortunio dell’ultim’ora di Caracuta: bene Grbac in regia, Kozuch protagonista assoluta. Ora si aspetta la vincente di Villa-Conegliano

Senza Lombardo, senza Pisani, all’ultimo momento anche senza Caracuta: è una Unendo Yamamay in emergenza quella che affronta gara 2 dei quarti a Torino, eppure il risultato è un 3-0 ancora più netto dell’andata, che consegna la semifinale scudetto nelle mani delle campionesse d’Italia. La partita di fatto non c’è: Giaveno, annichilita dalla crisi societaria, non vede l’ora di salutare la compagnia e si fa gentilmente da parte, pur mettendoci l’impegno necessario a guadagnarsi l’applauso finale dei (pochi) spettatori. Soffre tantissimo la squadra piemontese in ricezione e in attacco; solo nel terzo set arriva la timida reazione fino al 16-16, poi si va alla chiusura. Per Busto poteva essere un problema anche grave l’assenza della palleggiatrice salentina, bloccata alla vigilia da un infortunio al ginocchio sinistro (lo stesso delle compagne di squadra, ma in questo caso si tratta solo di un’infiammazione); invece Grbac, aiutata da un’ottima ricezione, debutta da titolare con grande autorità, trovando subito l’intesa con le compagne e soprattutto con la Kozuch migliore della stagione. L’opposto, infatti, chiude a quota 22 punti con il 59% in attacco; è lei a fare la differenza insieme al servizio di Brinker (2 ace) e alla fast del capitano Bauer. Il resto è ordinaria amministrazione: adesso si attende di conoscere il nome dell’avversaria tra Villa Cortese e Conegliano (gara 3 lunedì sera), ma comunque vada la squadra di Parisi godrà di due giorni di riposo in più rispetto alle rivali.

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LA CORNICE – Al PalaRuffini si festeggia l’autoproclamato “Turin Volley Day”, con due partite nel giro di poche ore, ma è più che evidente che il clima non è quello di una festa. La disastrosa situazione economica di Giaveno e Chieri è ricordata anche dagli striscioni dei tifosi (“Gli sportivi giavenesi ringraziano allenatori e giocatrici rimaste fino alla fine sulla barca che sta affondando”), mentre le giocatrici della Banca Reale si scrivono sulle braccia “Voi come gli struzzi”, in polemica con Lega e Federazione (nella foto, Giulia Pincerato). I valori sbandierati in corrispondenza delle uscite dell’impianto – “Serietà”, “Onestà” – stridono rumorosamente con la realtà del nostro campionato… Poco pubblico sugli spalti per la prima gara, ma ci sono oltre 300 tifosi provenienti da Busto; gli AdF sfoderano uno striscione di incoraggiamento per l’infortunata Pisani, che recita “Per ogni salto, per ogni muro, per ogni sorriso… Forza Piso!”. E a fine partita saranno proprio i bustocchi a lanciare il coro in onore di Giaveno, che esce a testa alta dal campionato.

LA PARTITA – Fuori Lombardo e Pisani (nella foto), Parisi porta in panchina le giovani Spirito e Taborelli, ma soprattutto si presenta con un assetto inedito: Grbac in palleggio al posto di Caracuta. Sestetto confermato anche per Giaveno rispetto a gara 1: Saccomani titolare e Senkova in panchina.
L’avvio è tutto a favore di Busto, con due muri e due attacchi di Bauer, e sull’1-5 Napolitano è già costretto a fermare il gioco. Brinker colpisce in attacco e anche in battuta, Marcon va a segno per il 3-10; Grbac serve con costanza Bauer in fast (6-13) e poi firma in prima persona il 7-15. La Unendo Yamamay non ha nessun problema a gestire il vantaggio (10-18) e fa il vuoto con un altro turno di servizio di Brinker, che porta il punteggio fino al 12-22. Chiude Kozuch con un nuovo ace.

Neppure il secondo set riserva sorprese alla squadra bustocca: l’errore di Togut porta subito le ospiti sul 2-6 e Kozuch in battuta regala addirittura il 4-11. Napolitano sostituisce Donà con Senkova e si gioca i due time out; dal 6-14 Giaveno mette insieme un minibreak di 4-0, ma la stessa Kozuch tiene saldamente avanti Busto sull’11-16 e poi chiude ogni discorso con il doppio ace del 14-21. Sempre la scatenata tedesca mette fine al set sul 16-25.
Il primo vantaggio di Giaveno in tutta la partita arriva sull’1-0 del terzo set; Saccomani firma anche il 5-4, ma già a cavallo del primo time out tecnico Bauer e Marcon rimettono le cose a posto per il 7-10. Grbac impreziosisce la sua prova con l’ace del 11-15, Togut e Dall’Ora però non mollano e costruiscono il pareggio sul 16-16. Al rientro in campo dopo il time out chiamato da Parisi, la Yama mette subito a segno un parziale di 0-3 con Kozuch di nuovo protagonista; dal 18-21, poi, le bustocche suggellano il loro trionfo con le solite Brinker, Bauer e Maggi.

LE INTERVISTE –
Di un 3-0 come questo si può essere solo soddisfatti, se non si è un cronista o… un allenatore come Carlo Parisi: “Con tutto il rispetto per Giaveno, ci sarebbe servito un test più consistente per prendere il ritmo giusto in vista delle semifinali. I due giorni di riposo in più rispetto alle prossime avversarie sono importanti, ma dovremo essere bravi noi a gestirli: dobbiamo tenere molto alto il livello degli allenamenti”. È soddisfatto invece il tecnico della Unendo Yamamay per il modo in cui le sue hanno reagito alle assenze: “Abbiamo giocato con un po’ di preoccupazione, ma Grbac pian piano ha assimilato i meccanismi della squadra, sapeva quello che doveva fare e l’ha fatto bene. Guardiamo il lato positivo: al suo posto oggi poteva esserci una ragazzina della serie B… Per il resto, a volte non è facile mantenere l’intensità giusta in queste situazioni, le ragazze sono state brave”. Stesso concetto espresso da Christina Bauer: “Nessuna partita è facile, bisognava rimanere concentrate e riuscire a tenere il livello alto. È importante esserci riuscite. Non era facile nemmeno per Ana giocare da titolare, ma ha fatto molto bene e il suo apporto sarà importante anche nelle prossime partite”. I prossimi giorni saranno molto importanti per le biancorosse: “Domani c’è un giorno di riposo per togliere un po’ la pallavolo dalla mente, poi ci concentreremo sulla semifinale perché il cammino verso l’obiettivo è ancora lungo”. Villa o Conegliano? “Sono entrambe forti ma noi preferiremmo evitarci una trasferta…”.

Per Laura Saccomani finisce una stagione da incubo: prima il fallimento di Crema, poi i mancati stipendi a Giaveno. “Non è stato facile per noi, però sono contenta di com’è andata sul campo. Il nostro scudetto l’abbiamo vinto contro Urbino, abbiamo giocato alla grande e conquistato un passaggio del turno del tutto inaspettato. Dispiace aver chiuso con questa partitaccia, non ci voleva, però direi che il nostro lavoro lo abbiamo fatto egregiamente”. Anche la schiacciatrice romana ha aderito alla silenziosa protesta contro le istituzioni del volley, lanciata dalla testata online Volleyball.it: “Nel nostro mondo ci sono tanti problemi e poche regole. Si è creato un bel gruppo di giocatrici, speriamo di dare una mossa a questo movimento”.

Banca Reale Yoyogurt Giaveno-Unendo Yamamay Busto Arsizio 0-3 (13-25, 16-25, 19-25)
Giaveno: Cecchetto, Togut 9, Dall’Ora 3, Saccomani 13, Molinengo (L), Donà 2, Pincerato, Luciani, Kauffeldt 3, Dalia 1, Senkova 2. All. Napolitano.
Busto A.: Faucette 1, Grbac 4, Brinker 12, Spirito ne, Leonardi (L), Marcon 4, Bauer 9, Taborelli ne, Kozuch 22, Arrighetti 9, Caracuta ne, Bisconti. All. Parisi.
Arbitri: Fabrizio Padoan e Andrea Pozzato.
Note: Spettatori 1000 circa. Giaveno: battute vincenti 0, battute sbagliate 4, attacco 31%, ricezione 51%-25%, muri 6, errori 14. Busto: battute vincenti 7, battute sbagliate 6, attacco 49%, ricezione 82%-53%, muri 4, errori 15.

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Pubblicato il 20 Aprile 2013
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