“Chavez, l’ultimo comandante” anche a Varese
Il film di Oliver Stone verrà proiettato al Miv martedì 16 alle ore 22.15. «Quest'uomo è un fenomeno più grande di tutti gli attacchi che gli hanno fatto in vita», racconta il regista americano
Sarà proiettato in centocinquanta sale italiane, e tra queste il Miv di Varese. C’è attesa per il film di Oliver Stone, “Chavez l’ultimo comandante”. Girato nel 2009 e presentato al Festival di Venezia, il documentario ripercorre le tappe dell’esperienza politica e umana dell’ex presidente del Venezuela morto il 5 marzo scorso.
«Non cambierei nulla del film. – Sostiene il regista in un’intervista a Gigi Riva sull’Espresso – Ho fatto ciò che volevo. Una pellicola radicale, diversa. Che ha dato agli americani un punto di vista nuovo sul Sudamerica. Pensavano fosse una nostra colonia o un docile alleato. Non è così e sono contento di aver contribuito a dare una differente impressione».
In Italia, rispetto al resto del mondo, si semplifica tutto e l’informazione non sempre fa un buon lavoro. Chavez e il Venezuela rappresentano bene questo pessimo modo di fare, e la presentazione del film può essere una buona occasione per conoscere una lettura diversa della realtà.
«Quest’uomo è un fenomeno più grande di tutti gli attacchi che gli dedicano i media americani. – Racconta Oliver Stone – Chavez non l’ho mai considerato un dittatore. Era carismatico, caldo. Era un "soldato del cuore". Per il suo Paese ha sacrificato tutto, compresa la salute. Avrebbe potuto vivere più a lungo se non avesse lavorato così duramente in nome del suo popolo».
«Quest’uomo è un fenomeno più grande di tutti gli attacchi che gli dedicano i media americani. – Racconta Oliver Stone – Chavez non l’ho mai considerato un dittatore. Era carismatico, caldo. Era un "soldato del cuore". Per il suo Paese ha sacrificato tutto, compresa la salute. Avrebbe potuto vivere più a lungo se non avesse lavorato così duramente in nome del suo popolo».
Il titolo originale del film è “South of the border” (A Sud del confine) perché, benché Chavez sia centrale, e lo sguardo d’insieme parta da lui, Stone ha cercato di leggere le varie realtà del continente Latinoamericano. Il regista americano e la sua troupe hanno attraversato l’America Latina dai Caraibi fino alle Ande, nel tentativo di spiegare il “fenomeno Chávez” e la sua rivoluzione bolivariana, pacifica ma armata. A partire dalla vicenda politica di presidente, Oliver Stone traccia il complesso quadro dei mutamenti politici che hanno contrassegnato la vita di molti Paesi. Cocì, oltre a Chávez, nel suo documentario Stone incontra molti altri presidenti dell’America latina come Evo Morales della Bolivia, Cristina Kirchner dell’Argentina, Rafael Correa dell’Ecuador, Raúl Castro di Cuba, Fernando Lugo del Paraguay e Lula da Silva del Brasile (in carica fino al 2011).
A Varese, in contemporanea con altre 150 sale, il film verrà proiettato in un’unica serata martedì 16 alle ore 22.15 al Miv. Si consiglia la prenotazione.
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