Governissimo, anche la Lega si sfila e a Roncari resta il cerino

A questo punto tutte le liste di opposizione si ricompattano dopo che il sindaco ha revocato le proprie dimissioni a poche ore dall'arrivo del commissario. Il primo cittadino: "Non ci sono novità"

A questo punto la situazione politica di Fagnano Olona può definirsi un vero e proprio mistero. Ieri sera, infatti, la sezione cittadina della Lega Nord ha sciolto ogni riserva e ha annunciato che non c’è nessun accordo con il Pdl e che la decisione di revocare le dimissioni da parte del sindaco Marco Roncari è stata presa in autonomia dal primo cittadino stesso. Anche il Carroccio, dunque, chiude la porta alla proposta di aprire a tutte le forze in consiglio il traghettamento verso le elezioni senza commissario. Nel comunicato, però, c’è anche un’accusa a Progresso e Solidarietà: «Vista la netta chiusura alla proposta da parte della lista Progresso e Solidarietà o PD, per puro calcolo elettorale, non ci sarà nessun governissimo». Roncari, da parte sua, non risponde a due domande: perchè ha ritirato le dimissioni? Che cosa è cambiato? «Quando ci saranno novità le comunicherò» – è l’unica risposta che riusciamo a cavargli di bocca in una situazione difficile per il comune di Fagnano Olona. L’unica certezza, al momento, è che non arriverà un commissario a brevissimo. 

Sul fronte opposto Progresso e Solidarietà ha già fatto sapere come la pensa con una nota e anche  Manfredi della lista Felci non risparmia critiche pesanti al sindaco e alla Lega: «Nel giro di qualche ora è tutto tornato come tre anni fa. Come se nulla fosse accaduto. E’ tornata la politica peggiore, quella che non si assume le responsabilità, che non decide, che si nasconde dietro a un dito. Infatti, nella mattinata di martedì, è stata comunicata la revoca delle dimissioni del Sindaco. Una svolta, del tutto inaspettata, arrivata all’ultimo momento possibile. Il Primo Cittadino ha così motivato la sua decisione: “Ѐ maturata dopo aver riscontrato i presupposti per un dialogo con le forze politiche in Consiglio, volto ad evitare il commissariamento del Comune. A questo proposito devo ringraziare tutti i gruppi di minoranza per aver dimostrato disponibilità ad un dialogo che ha come unico obiettivo il bene della comunità”. Cosa si nasconde dietro questa dichiarazione? Il bene della comunità? Ci dispiace, ma nessuno ci crede. Dopo mesi e mesi di diatribe, insulti, rancori, nel breve volgere di una mattinata, tutto è cambiato? Sono tornati amici?….e pensano che noi possiamo crederci?». Ma l’affondo non finisce qui:  «Fondano la loro forza sulle parole, parole che non hanno e non hanno mai avuto la valenza della parola d’onore, parole che non sono mai state rispettate, proclami a cui non seguono fatti. Qualcuno, dall’alto, ha deciso che era tempo di un accordo, di ingoiare il rospo e sorridere. Noi, come anche il gruppo Progresso e Solidarietà, non ci pieghiamo a chi ci vuole burattini consenzienti. Siamo fieri di non esserci fatti coinvolgere nelle loro manovre disastrose. Ma non ci sentiamo vittoriosi, rimane solo il sapore amaro del fallimento dell’amministrazione, del precario futuro che attende Fagnano».

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Pubblicato il 04 Aprile 2013
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