La tutela del paesaggio? Inizia con la cultura

Giovedì 18 aprile, a partire dalle 9, l'aula Magna ospita una giornata di studio dedicata alla valorizzazione di ambiente e natura

È dedicata al paesaggio e al lavoro che lo tutela e lo modella, rispettandone l’essenza la giornata di riflessione filosofica, agronomica, ambientalista, letteraria, poetica, artistica. L’iniziativa è in programma giovedì 18 aprile dalle ore 9 alle ore 17 nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria, via Ravasi 2, a Varese.
Il seminario “Per un’ermeneutica del paesaggio”. è promosso dal Centro Internazionale Insubrico “Carlo Cattaneo” e “Giulio Preti” dell’Università degli Studi dell’Insubria, nell’ambito del progetto di didattica filosofica dei Giovani Pensatori, entrambi diretti e coordinati dal professor Fabio Minazzi, con la collaborazione della dottoressa Paola Piatti della Delegazione Fai Varese – Fondo Ambiente Italiano.

«La giornata si distinguerà per la variegata presenza di diversi profili istituzionali e culturali quali le numerose voci di docenti del Dipartimento di Scienze Teoriche ed Applicate dell’Ateneo insubrico, cui si assoceranno docenti provenienti da Università straniere – come Heidelberg – dall’Accademia di Brera di Milano, esperti agronomi di fama internazionale, ma anche docenti e studenti delle scuole secondarie varesine, partecipanti al progetto Giovani Pensatori, quale testimonianza della crescente sensibilità comune per il problema della tutela ambientale e culturale del paesaggio naturale – spiega il professor Minazzi -. La simbiosi tra istituzioni rivolte alla valorizzazione della dimensione culturale e associazionismo diretto alla preservazione e alla riqualificazione dell’ambiente segnalano quella che è diventata un’urgenza comune: la tutela del paesaggio come bene fondamentale per la “polis”, per l’intera comunità civile. Giovani universitari, liceali, rappresentanti del Fai, del Fai Giovani, si uniranno così al pubblico più variegato dell’intera città, in una giornata di riflessione e confronto che vuole impegnare voci diverse, ma tutte orientate a collaborare insieme alla tutela di una ricchezza, quella del paesaggio naturale, di inesauribile bellezza».

La giornata di studio è organizzata in collaborazione con la Delegazione varesina del FAI. «Il FAI punta sui giovani: trasmettendo il significato della bellezza, il valore delle opere d’arte e la tutela del paesaggio naturale. L’Università, dal canto suo, ha come noi lo scopo di educare i giovani alla conoscenza, e per questo la collaborazione tra l’Università ed il FAI è importantissima, è pertanto indispensabile creare una continuità tra la scuola superiore e l’Università – spiega la dottoressa Piatti -. Ogni anno, con l’aiuto degli insegnanti, prepariamo i ragazzi delle medie inferiori e superiori a fare da “ciceroni” durante le “Giornate di primavera del FAI”, i ragazzi partecipano con entusiasmo ma, usciti dal liceo, ognuno prende la propria strada e continuare una collaborazione è difficile. Per questo per noi è importante creare una rete sempre più ampia che veda il coinvolgimento anche dell’Ateneo cittadino».
È la Costituzione italiana a tutelare il bene paesaggio all’articolo 9, assimilandolo al bene del patrimonio storico e artistico, a maggior ragione in una città come Varese considerata “Città giardino” il valore ambientale dovrebbe essere particolarmente avvertito. «Quando passeggiamo sulla pista ciclabile, o al Sacro Monte o alla Villa Mylius dovremmo rivolgere ogni volta un pensiero di ringraziamento verso chi ha conservato questi beni: tutte le nostre bellezze sono dei dati acquisiti ma non devono essere dati per scontati, dobbiamo imparare a conoscere e ad amare quello che ci circonda per rispettarlo e preservarlo per il futuro».
La giornata di studio prevede, al termine del convegno, un momento di spettacolo con una coreografia di Camilla Lombardo dal titolo “Frutti e Fiori” sulle musiche di Elliot Kaye Kingsley e una visita guidata serale per gli ospiti del convegno, dopo l’orario di chiusura, alla Collezione di Villa Panza. Una apertura straordinaria resa possibile grazie alla direttrice della Villa, dottoressa Anna Bernardini.

Il programma

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Pubblicato il 17 Aprile 2013
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