Tre mesi in viaggio nel Portogallo del 1822
Giovedì sera al Museo degli Studi Patri di via Borgo Antico la presentazione del volume che raccoglie gli scritti dell'avventuroso Giuseppe Pecchio: conte milanese, liberale, esule dall'Italia per fuggire agli austriaci
Un viaggio in Portogallo. Non quello (pur affascinante), di oggi, ma quello del 1822, quando l’estrema propagine della penisola iberica era luogo esotico e di fermenti liberali. Lo racconta "Tre mesi in Portogallo nel 1822", una bella pubblicazione che raccoglie gli scritti di Giuseppe Pecchio, un conte milanese di idee liberali approdato in Portogallo per sfuggir alla repressione degli austriaci che governavano allora sulla Lombardia. Il libro, edito da Vittoria Iguazu Editore (Siena, 2013), è stato curato dal giornalista Carlo Colombo e ha una introduzione affidata a Marta Boneschi.
Il volume sarà presentato giovedì 9 maggio al Museo della Società Gallaratese per gli Studi Patri, in via Borgo Antico a Gallarate, dalle ore 21. La serata è promossa da AMI Associazione Mazziniana Italiana, Circolo Garibaldi e Circolo l’Incontro, con la collaborazione della Libreria Carù. Introdurrà l’incontro l’assessore alla cultura Sebastiano Nicosia, mentre la presentazione a cura di Carlo Colombo e Marta Boneschi sarà condotta dall’assessore alle attività produttive Angelo Bruno Protasoni. Previste infine anche alcune letture di Valentina Magni nei panni di Ledi Giannina O.
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