Critical Mass più forte della pioggia. E pronta a ripartire
Domenica era in programma l'escursione urbana in bicicletta per le vie intorno al centro. L'improvviso temporale non ha fermato un buon gruppo di partecipanti che chiedeva più sicurezza
I pedalatori urbani sono più forti della pioggia, magari in numero ridotto, ma comunque in sella. Domenica 9 giugno a Gallarate si è tenuta l’edizione "estiva" della Critical Mass, seconda giornata di mobilitazione sulle strade della cittadina dopo la prima "Critical Mass per Laura" tenutasi a gennaio. Purtroppo, di mezzo si è messo un gran temporale estivo, arrivato a metà pomeriggio dopo una settimana di sole: «Nonostante la grande pioggia, eravamo quaranta bici, abbiamo fatto il percorso previsto» spiega Dario Bernacchi, organizzatore di questo nuovo raduno di biciclette sulle strade cittadine. C’erano gli scout di Gallarate, gli Ultimi Mohicani, tanti singoli pedalatori venuti a divertirsi sotto la pioggia, con mountain bike, bici da città, "scatto fisso", Grazielle.
VIDEO La critical mass di gennaio: le bici "invadono" la città
La seconda critical mass è stata organizzata per rendere visibile la presenza dei ciclisti sulle strade, sulla base dello slogan "noi non blocchiamo il traffico, noi siamo il traffico", che è un po’ una rivendicazione di parità nell’uso delle strade, per anni pensate a misura di automobile. E la prossima edizione, si chiedono tutti? «C’è già l’idea è di andare avanti ancora, con critical mass non convocate a cadenza fissa, ma in alcune occasioni». La prossima potrebbe essere dopo fine estate, verso settembre-ottobre, prima di ripetere quella "invernale" che l’anno scorso ha avuto molto successo. Intanto i pedalatori di città non demordono nelle loro richieste: più attenzione nella progettazione delle strade, più sicurezza per i ciclisti e i pedoni, maggior rispetto delle regole. Tra le iniziative, anche le denunce sulla pagina Facebook, dove sono comparse foto delle auto parcheggiate sulle ciclabili, in particolare su via Carlo Noè: un viale pericoloso per ciclisti e pedoni, dove le ciclabili sono state solo parzialmente riviste e presentano ancora diverse criticità, dove il parcheggio "selvaggio" è all’ordine del giorno.
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