Falsa partenza per la Consulta Antimafia, “Così perdiamo solo tempo”

La commissione sicurezza, al posto di vagliare le candidature presentate per la commissione, ha rimandato la decisione alla capigruppo. Peccato che il regolamento preveda ben altro e che per questo passerà altro tempo

Sarebbe dovuto essere il tanto atteso giorno della presentazione della consulta antimafia, il giorno in cui sapere i nomi delle persone che hanno presentato la propria candidatura e in cui iniziare a vagliare i loro curricola, ma la commissione sicurezza convocata per il 3 giugno ha avuto un esito ben diverso. "Presentazione delle candidature pervenute" si legge al punto 3 dell’ordine del giorno ma il presidente della commissione, Alberto Riva, si è limitato alla mera lettura dell’elenco dei 9 candidati che si sono presentati: Antonio Longo, Massimo Brugnone, Davide Ferrari, Roberto Nicolini, Andrea Barcucci, Davide Borsani, Gianfranco Gilardi e Michele Giarrusso. Non un commento, non un dettaglio. Solo una scarna lista perchè «i curricola devono essere vagliati dalla commissione capigruppo», spiega il presidente Riva che, con l’appoggio del Sindaco Gigi Farioli, invita i commissari ad «inviare all’ufficio di presidenza le proprie annotazioni sui candidati». In realtà, però, è prerogativa dei membri della commissione sicurezza quella di vagliare e nominare i membri della consulta antimafia ma evidentemente, all’interno della stessa commissione, nessuno lo sapeva. E’ scritto nero su bianco sul regolamento regolamento per il funzionamento dell’organismo permanente per il monitoraggio della criminalità organizzata (disponibile anche sul sito del comune, ndr), approvato dal consiglio comunale della città, che al punto 4 sancisce: "L’Assemblea è composta dai soggetti che hanno fatto richiesta di essere associati ed i cui curricula sono stati visionati e approvati dalla Commissione Consiliare Sicurezza e Legalità".
«Viene da chiedersi se qualcuno abbia mai letto quel regolamento» mormorano nel cortile di Palazzo Gilardoni alcuni dei candidati alla consulta, convocati ufficialmente per la seduta dalla segreteria comunale. «Cosa c’entra la commissione capigruppo? Cosa c’entra l’ufficio di presidenza? In questo modo perderemo solo altro tempo prezioso» commenta Massimo Brugnone. E questo inciampo, in effetti, di tempo ne farà perdere molto. Una volta che qualcuno in Comune, regolamento alla mano, si sarà accorto dell’errore sarà necessario convocare una nuova seduta della commissione per vagliare le domande. Presumibilmente questo dovrebbe succedere entro luglio ma, con l’estate di mezzo, è facilmente ipotizzabile che la prima seduta della commissione slitterà a settembre. 


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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Giugno 2013
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