In fuga da Varese: cresce il numero di chi se ne va
Da un'indagine dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio emerge che negli ultimi 5 anni sono aumentati del 26% i residenti emigrati. Si tratta di giovani in cerca di migliori prospettive
Varese terra promessa? Sembra proprio che il suo fascino stia subendo pesanti contraccolpi pur vantando un’economia che, con un valore aggiunto pari a quasi 23 miliardi di euro e un export che nello scorso 2012 ha sfiorato la cifra record di 10 miliardi, resta pur sempre uno dei capisaldi produttivi del nostro paese.
Così, mentre tra gli anni ’50 e gli anni ’80 la sua popolazione quasi raddoppiò ( 477mila a 788mila abitanti ) grazie a persone che vi si stabilirono attirati da opportunità di lavoro, ora il trend è decisamente in controtendenza.
A fronte di un’immigrazione comunque cospicua, che si traduce in 66mila stranieri abitanti sul territorio, l’analisi compiuta dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio sui dati Aire (Anagrafe italiani residenti estero) evidenzia una forte crescita dell’emigrazione professionale: negli ultimi cinque anni sono cresciuti di ben il 26% i cittadini varesini che si sono trasferiti definitivamente in paesi stranieri a caccia di nuove e più interessanti prospettive sul mercato del lavoro. Alla fine del 2012 i varesini residenti all’estero erano 43.219, circa il 5% di una popolazione provinciale che è attualmente di 872mila persone.
La crisi occupazionale ha convinto molti a cercare nuovi lidi e, quel che è più preoccupante, chi fa le valige in cerca di fortuna è giovane: il 56% di coloro che vivono all’estero ha meno di 43 anni. La maggioranza è di sesso maschile, ma con una differenza minima rispetto al genere femminile: 22.565 uomini e 20.654 donne.
Dopo i toni preoccupati, comunque, possiamo rinfrancarci dando un occhio alla classifica nazionale: Varese è al 71° posto nel rapporto tra residenti all’estero e popolazione. Secondo i dati forniti da Aire, si “fugge” maggiormente dai territori siciliani (42% con Enna e 32% con Agrigento) ma la stessa Lombardia segna una crescita preoccupante, con Sondrio all’11% (22esimo posto in Italia) seguita da Como con il 6% e appunto Varese col già citato 5%.
Una spiegazione parziale dei dati relativi al varesotto è legata alla nostra vicinanza con la Svizzera: la Confederazione, infatti, è al primo posto per numero di varesini che hanno trasferito la residenza con un totale di 15.221 persone. Tra gli altri paesi di destinazione della fuga all’estero, ci sono l’Argentina (6.795 persone) e l’Uruguay (3.101), che un po’ a sorpresa superano la Francia (2.462) e la Germania (1.999). Gli Stati Uniti attraggono sempre (1.638 persone) mentre tra le nuove mete il Brasile (1.242 varesini) sopravanza il Cile (493), il Canada (451) e l’Australia (405).
Per i comuni di provenienza, invece, la graduatoria rispetta sì la popolosità, con Varese (4.569 emigrati) e Busto Arsizio (2.205) in testa, ma anche la collocazione geografica più prossima al confine: è forte infatti la quota di residenti all’estero provenienti da Luino (1.786) e Lavena Ponte Tresa (1.399).
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