Meneghina Express: da Pechino a Milano in nome della sostenibilità
Ci sono anche due gallaratesi e un varesino nella spedizione che unisce la capitale cinese e la metropoli lombarda in un percorso di 12.500 chilometri. Un modo speciale per spingere l'Expo
Tredicimila chilometri in moto, per unire Cina e Italia. È l’impresa di un gran gruppo di motociclisti (e supporter) partiti lo scorso 10 giugno, sotto il nome di "Meneghina Express": una spedizione in vista di Expo 2015 – tra i partner del progetto – che vede tra i partecipanti anche due gallaratesi, Carlo Mantori e Giorgio Ceppi, e il varesino di nascita Valerio Fumagalli.
Il viaggio da Shangai a Milano richiederà 35 giorni secondo i piani, passando da Pechino, dal deserto del Gobi, dalle steppe dell’Asia Centrale, dalle pianure russe e dai Balcani: «Attraverseremo la Mongolia e il deserto dei Gobi dove i mezzi e la nostra nutrizione sanno messi a dura prova, passando dai 50°C del deserto al freddo dei passi montani a più di 3.500mt di altitudine. Ci sarà poi la steppa del Kazakhstan, con un paesaggio piatto e desolato per 3500 km. Entreremo in Russia a Stalingrado (attuale Volgograd) per arrivare rapidamente in Europe, Ucraina il primo paese e poi Moldavia, Romania, Serbia e Croazia, per giungere a destinazione in Italia, Milano».
Uno dei temi che sostiene il viaggio è quello della sostenibilità ambientale (tema legato in qualche modo anche a quello di Expo 2015, "nutrire il pianeta"), con due moto elettriche a fianco di quelle tradizionali e con un blog che on the road racconta l’esperienza con uno sguardo attento a quel che s’incrocia, appunto, lungo la strada, come raccontava al Fatto Quotidiano Nicola Colombo, imprenditore informatico e capofila della spedizione:
Del gruppo per questo fa parte anche Elena Costantino, che di se stessa dice che «non capisce nulla di moto e motori ma in compenso ama viaggiare e ha sempre nutrito una grande passione per la cultura del cibo e la sostenibilità». Quanto ai varesini, nella spedizione: Carlo Mantori è di Gallarate ma vive a Shangai: «Appassionato di auto, motorsport e competizioni sin dai primi giorni di vita, corre con qualsiasi mezzo e non perde mai occasione per sfidare qualcuno: tagliaerba, auto radiocomandate, go-kart, auto da corsa, carrelli del supermercato, scale mobili. Ormai residente in Asia da anni, fiero ambasciatore del “Made in Gallarate” nel mondo, si occupa di trading e consulenze».
Carlo partecipa a Meneghina Express come pilota dei mezzi di supporto, che ospitano anche i sistemi di ricarica a pannelli solari delle batterie delle moto elettriche. L’altro gallaratese, Giorgio Ceppi, ha invece 49 anni: «È sempre stato attratto sia dalla meccanica che dall’elettronica. Lui ripara, smonta e rimonta qualunque cosa!». Infine del gruppo fa parte anche il varesino Valerio Fumagalli: «Nato nel 1959 a Varese, da sempre nel mondo dei motori e competizioni, per lavoro gira il mondo fornendo merchandising e abbigliamento alle squadre MotoGp».
Il viaggio è appena agli inizi: in questi giorni il gruppo è entrato in Mongolia, pronto ad affrontare una delle zone con clima più estremo.
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