Si è spenta suor Maria Servetti, ricordata tra i “Giusti”
A 101 anni è morta la sorella che, insieme alle altre suore, si prodigò per salvare bambini ebree dall'odio nazista. Il ricordo del preside del Rosetum
“Chi salva una vita, salva il mondo intero”, recita così il Talmud e con questa frase si può
riassumere la lunga vita di suor Maria Servetti, scomparsa a 101 anni nella Casa provinciale delle suore di Santa Croce di Besozzo, dove era entrata nel 1936.
Il ricordo e la vita di suor Maria, piena espressione dello spirito cristiano e interamente dedicata al prossimo, sono anche ricordate nel Libro dei Giusti (ovvero i non-ebrei che hanno rischiato la propria vita per salvare anche un solo ebreo durante il genocidio nazista) per aver aiutato molti ebrei a fuggire in Svizzera.
Leonora Sachsel Baglivo, autrice del libro “Suore di Besozzo nascosero nell’Istituto di Besozzo superiore delle bambine ebree”, deve la sua vita a suor Maria Servetti: l’autrice, insieme alla sorella e ad altre bambine ebree, fu ospitata presso l’Istituto di Besozzo per quasi due anni. La madre e la zia della Baglivo furono aiutate dalle suore a fuggire in Svizzera, mentre la nonna fu nascosta nell’infermeria dell’istituto.
Dopo la guerra venne ritrovato l’elenco di tutte le suore e le bambine ospitate presso l’istituto, per le quali era già stata prevista una condanna che fortunatamente non venne mai eseguita.
L’invito a non dimenticare questa straordinaria donna proviene anche dall’attuale preside
dell’istituto Rosetum di Besozzo Filadelfio Ferri: “L’anonimato e la discrezione che hanno sempre caratterizzato la figura di Suor Maria Servetti non devono trasformarsi in oblio”.
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