Da Trento a Varese per sfidare la Whirlpool
Quasi 300 lavoratori dello stabilimento di Spini di Gardolo, a rischio chiusura, hanno dato vita al corteo che ha raggiunto la sede della multinazionale. Con loro anche i lavoratori locali, di Siena e Napoli
Sei pullman arrivati dalla sede di Trento, accolti dagli applausi dei colleghi di Comerio e Cassinetta ma anche dalle rappresentanze di Siena e di Napoli. La grande famiglia dei lavoratori Whirlpool è scesa in strada questa mattina – martedì 9 luglio – per protestare contro la chiusura dello stabilimento trentino di Spini di Gardolo che occupa oltre 450 persone. Dal centro di Gavirate si è così snodato un corteo partecipato, colorato e rumoroso: l’ennesima protesta che in questi anni di crisi sta punteggiando il Varesotto, che però in questo caso ha rappresentato una sorta di prova di forza dei lavoratori.
La manifestazione ha infatti costretto a chiudere la statale 394 tra Gavirate e il centro direzionale di Comerio, perché il corteo ha percorso a piedi il tratto di strada "del Sasso" prima di presidiare il quartier generale europeo della multinazionale dell’elettrodomestico. Corposo anche lo schieramento delle forze dell’ordine, anche se la manifestazione non ha creato problemi di ordine pubblico ma solo qualche disagio per gli automobilisti, con il corteo che si è formato intorno alle 10,30 per iniziare la salita verso Comerio.
Tanti, come di consueto, gli striscioni e i cartelli di protesta: tra i bersagli naturalmente la Whirlpool e le sue strategie, con il timore che gli stabilimenti polacchi portino via un numero sempre maggiore di lavorazioni a quelli italiani. Non è mancato qualche attacco alla politica ("Crisi per tutti tranne che per loro" recitava qualche manifesto). E proprio alla politica nazionale guarda il sindaco di Gavirate, Felice Paronelli, osservando il corteo: «Noi amministratori siamo impotenti davanti a decisioni così drastiche: speriamo che finalmente qualcosa si muova a livello centrale, perché fa male continuare a vedere manifestazioni simili».
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