Il parco di San Francesco in consiglio comunale: “non va venduto, ma preservato”
Il parchetto recuperato dai cittadini è finito nel piano delle alienazioni, i beni che il Comune mette sul mercato. L'amministrazione dice che non venderà, il Pd non si fida
Sono stati quattrocento metri quadrati ad animare il consiglio comunale di martedì. Tra i punti all’ordine del giorno c’era infatti l’approvazione del piano delle alienazioni per l’anno 2013, comprendente il piccolo parco ricavato in via San Francesco. È l’area che, dopo anni di abbandono, è stato riqualificata da un gruppo di cittadini stanchi del degrado che avevano sotto gli occhi (l’inaugurazione dell’area “risanata” è avvenuta sabato scorso).
Nessuno dei partecipanti al consiglio ha certo lesinato apprezzamenti per l’operato ed il senso civico dell’operazione. I problemi sono nati proprio dalla presenza del parchetto all’interno del piano alienazioni del Comune: «Ho assistito alla commissione urbanistica che anticipava di quattro giorni il consiglio comunale» dice Luigia Puricelli del Pd. «All’uscita ero convinta che la maggioranza volesse eliminare quel terreno dal documento poi presentato». La critica che muove il Partito Democratico è riferita al fatto che essendo incluso nel piano delle alienazioni quel terreno potrebbe essere venduto, il valore è stabilito sui 13.800 euro, non salvaguardando l’operato tanto lodato dei cittadini. «Abbiamo chiesto che fosse stralciato e reso area verde, così non è stato. Speriamo solo che il sindaco mantenga la sua promessa e non venda l’area».
La posizione della giunta è espressa da Osvaldo Coghi, vice sindaco ed assessore all’urbanistica. «Non so di cosa parli Puricelli, il verbale della commissione parla chiaro. La verità è che due giorni dopo la commissione chi ha riqualificato l’area ha presentato una richiesta scritta per avere la manutenzione futura del parchetto. Ecco perché tra i terreni era presente anche quello in via San Francesco ma garantisco che non verrà venduto. Non verrà fatto alcun bando, la nostra intenzione è quella di seguire le formalità del caso e concedere ai cittadini che hanno riqualificato l’area il mantenimento del parchetto». Le formalità cui fa riferimento Coghi sono uno statuto che formalizzi le responsabilità cui chi riceverà l’onere la manutenzione dell’area andrà incontro. «Non possiamo infatti- chiarisce il vice sindaco- avere responsabilità noi se per esempio accadesse un infortunio su di un’area allestita da cittadini. Sappiamo le buone intenzioni che hanno spinto chi ci ha lavorato e gli andremo incontro rispettando la normale prassi».
Altro argomento del contendere è stata poi la presenza della pesa cittadina di via 4 Novembre tra i terrei alienabili, Lega nord e Pd hanno sottolineato come non possa essere maltrattato un pezzo di storia cittadino. Anche qui Coghi ha chiarito come le perplessità dei due partiti fossero a suo parere fuoriluogo: «Ricordo- conclude l’assessore- come essendo un edificio di oltre cinquantanni (è infatti del 1949 ndr) debba sottostare ai vincoli della sovraintendenza. Sarà quindi rispettata l’architettura esistente».
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