Il dolore di Busto: “Una tragedia enorme”

Alle case popolari di via Rossini 77 c’è un grande dolore e una grande apprensione per la famiglia Boncordo, coinvolta nell‘incidente in autostrada che è costato la vita alla madre Antonella e a al figlio, l’undicenne Giosuè. «Una tragedia enorme, ci ha toccato tutti» dicono i vicini di casa, che si raccolgono nel portico aperto verso i giardinetti pubblici vicini. «Giosuè doveva fare la Cresima a novembre, poverino», dice la signora Giuseppa Emanuello, che insieme ad un’ altra residente sta spazzando il cortile delle case. «La famiglia viveva tutta insieme, anche il fratello. Vivono qui da tanto, prima c’erano anche i nonni». Si avvicinano anche altri residenti degli appartamenti vicini, per chiedere informazioni sugli altri della famiglia, oggi ricoverati tra diversi ospedali nella zona di Bergamo e Brescia. I vicini di casa pensano anche alla signora Rita, la vicina ottantenne che abitava accanto ai Boncordo e che era legata in modo particolare, come succede a volte tra chi per anni condivide spazi comuni: «Era come una mamma per loro, uscivano sempre insieme, mangiava a volte da loro. Doveva andare anche lei con loro, ma è stata male in questi giorni».

Molti chiedono la data dei funerali, che però non sono ancora fissati, in attesa del rientro dei corpi da Bergamo e Brescia. Nel frattempo la parrocchia del Santissimo Redentore ha chiesto di pregare per la famiglia Boncordo con il rosario di Ferragosto, in programma nel pomeriggio del 15 agosto al santuario della Madonna in Veroncora, in via Corbetta.