Favori a un’anziana in cambio di “ricompense” in contanti, denunciato
Un uomo di cinquant'anni è indagato per circonvenzione di incapace. A smascherarlo i dipendenti della banca dove la donna si era recata per prelevare denaro in favore del suo accompagnatore
Recenti indagini della Polizia di Luino hanno portato alla denuncia di un cinquantenne italiano, residente in un comune della zona, per il reato di circonvenzione di persone incapaci. A richiedere l’intervento degli agenti è stato il personale della filiale della Banca Intesa di Ponte Tresa. La signora si era presentata allo sportello accompagnata dall’uomo per effettuare un prelievo immediato in contanti di un ingente somma di denaro depositata sul suo conto. Insospettita di fronte a quella richiesta, l’impiegata della banca ha contattato la vice direttrice che a sua volta ha negato la possibilità del prelievo per motivi burocratici. Di fronte al rifiuto dei dipendenti l’accompagnatore si è alterato e ha avuto una reazione furiosa. A questo punto è intervenuta una pattuglia della polizia che ha identificato l’anziana e l’uomo che stava con lei. Da una prima ricostruzione dei fatti, gli agenti hanno appreso che la donna avrebbe voluto prelevare dodicimila euro per regalarle all’individuo come ricompensa per le mansioni quotidiane che egli svolgeva per lei. Quest’ultimo, ancora in condizioni alterate, ha giustificato la cosa spiegando che a giorni sarebbe diventato tutore dell’anziana. Ma i fatti erano ben diversi: gli accertamenti investigativi hanno permesso di individuare un’istanza del sindaco di Ponte Tresa presso l’Ufficio del giudice tutelare di Varese nella quale si chiedeva effettivamente la nomina di un amministratore di sostegno. Il primo cittadino ha però comunicato alla polizia il nome della persona proposta, diversa dall’aspirante tutore poiché non ritenuto idoneo.
La vice direttrice della filiale ha confermato che negli ultimi mesi vi erano stati altri tentativi di prelievo da parte della signora: in un caso aveva cercato di prelevare la somma di euro 4.000 da dare al suo accompagnatore come ricompensa per averla portata a trovare alcuni parenti in provincia di Biella. Anche quella volta la richiesta non era stata accolta provocando le ire dell’uomo, già cliente dell’istituto a cui la stessa aveva chiuso il conto in rosso per mancata restituzione di un prestito. In altra occasione l’anziana si era recata in banca da sola con la volontà di prelevare la somma di 2.000 euro ma la cassiera, informata delle ragioni di impiego della somma, le ha consegnato solo 200 euro. Nella stessa mattinata, l’anziana, insieme all’uomo, si era presentata presso la filiale della Banca Intesa di Luino per ritirare la cifra di 1.000 euro. Gli agenti intervenuti, sulla base degli elementi raccolti, hanno impartito alla banca le disposizioni cautelari sia per la tutela patrimoniale dell’anziana sia al fine dell’applicazione della legge penale, disponendo di non consegnare altre somme di denaro fino a quando non fossero stati emanati i provvedimenti di competenza dell’Autorità Giudiziaria.
Gli elementi raccolti hanno consentito ai poliziotti di redigere una prima informativa alla Procura della Repubblica ed all’Ufficio del Giudice Tutelare di Varese. L’attività di Polizia Giudiziaria, tramite l’acquisizione di documentazione presso il Comune di Lavena Ponte Tresa e la verbalizzazione delle dichiarazioni di numerose persone informate sui fatti, non hanno fatto altro che avvalorare l’ipotesi di reato contestata.
Per l’anziana, persona facoltosa ma affetta da disturbi alla sfera della memoria e del senso critico, è stato richiesto un sostegno permanente. Diverse testimonianze hanno avvalorato inoltre il quadro negativo sul carattere e la personalità del cinquantenne, definito da tutti una persona inaffidabile, senza un impiego stabile, con molti debiti, il quale sia in passato che ad oggi ha avuto sempre grandi difficoltà nell’onorare i prestiti in denaro ricevuti.
L’amministratore gestirà in prima persona gli interessi dell’anziana garantendo l’integrità del suo stato patrimoniale.
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