La crisi non passa, ma torna uno spiraglio di speranza tra gli artigiani

"Segnali di cauto ottimismo" sono stati rilevati nell'ormai consueta indagine sull'andamento della crisi richiesta agli artigiani Cna: la 17esima, dall’inizio di una crisi giunta oramai al quinto anno

Qualche miglioramento, minor peso per la liquidità e in sostanza un cauto ottimismo, di chi può cominciare ad immaginare per sè, se non per la società, la fine di un tunnel, i leggero allentarsi di una morsa. E’ questo il "sentimento professionale" rilevato nella prima metà del mese di Settembre dalla CNA di Varese, che in quel periodo ha effettuato la prima rilevazione sulla situazione congiunturale dell’anno 2013, la diciassettesima dall’inizio di una crisi giunta oramai al quinto anno.

«L’ultima ricognizione era stata fatta a novembre e, volutamente, si è scelto di lasciar passare un periodo di tempo abbastanza lungo prima di sondare nuovamente gli imprenditori sulla loro percezione dell’andamento dell’economia e sulle loro aspettative – spiega Cna Varese nella nota introduttiva – E, se la situazione politica del nostro Paese è rimasta nella confusione e nell’incertezza in cui versava a Novembre, la sensazione che si coglie analizzando le risposte pervenute è quella del ritorno a un cauto ottimismo, alimentato dai risultati dei primi mesi dell’anno ma anche, evidentemente, da segnali positivi per l’immediato futuro di segno. E’ troppo presto e troppo poco per decretare la fini della crisi e l’avvio della ripresa, ma in una realtà come quella dell’artigianato che vive la sua realtà imprenditoriale in prima linea e senza reti di protezione, poter tornare a operare in un ambiente che sembra rasserenarsi è di grande importanza».

Entrando nel merito delle risposte, nei primi otto mesi del 2013 un’impresa su quattro ha registrato dei miglioramenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre quasi il 35% attesta di aver mantenuto i livelli. Il 37% ritiene invece di aver peggiorato la propria situazione: una percentuale sintomatica di uno stato di sofferenza, ma di gran lunga inferiore a quanto rilevato nel 2012, quando a rispondere in questo modo era oltre il 60% delle imprese. Anche dai dati pervenuti rispetto alle aspettative per l’immediato futuro sembra di poter cogliere un miglioramento del clima complessivo:, solo il 39% teme che la situazione possa ulteriormente peggiorare, mentre oltre il 60 % si aspetta un miglioramento o il mantenimento delle posizioni acquisite nel primo scorcio di esercizio.

Sul fronte delle priorità di intervento, poi, 4 imprese su 5 ritengono fondamentale ridurre carico fiscale e burocrazia, mentre accesso al credito e tenuta dei livelli occupazionali non vengono considerati, in questa fase, questioni rilevanti. Diminuisce anche la percentuale di coloro che manifestano pessimismo rispetto al futuro: rappresentano poco più del 13% delle risposte, mentre nelle rilevazioni più recenti risultavano essere tra il 24 e il 36 %.

Sintomo di uno scenario nuovo e diverso lo si può cogliere dalle risposte pervenute alla domanda sulle esigenze avvertite dalla imprese rispetto alle attività dell’Associazione: dove prevale la richiesta di qualità, sia essa rappresentata da servizi meglio personalizzati che da nuova tecnologia, reti, internazionalizzazione o formazione.

Franco Orsi, presidente Cna Varese«E’ un dato di fatto dal quale partire e sul quale concentrare l’attività futura dell’Associazione – ha commentato Franco Orsi, Presidente di CNA Varese – siamo in una fase critica, quando un’ulteriore gelata potrebbe vanificare i segnali positivi che fanno morale ma che devono anche essere valutati con la dovuta prudenza. Servirebbero, oggi più che mai, un Governo solido e autorevole e misure coraggiose di sostegno a una ripresa che appare ancora troppo fragile per poter crescere autonomamente. Per altro, le statistiche sulla nuova imprenditorialità del 2013 segnalano invece, almeno a Varese, una ulteriore preoccupante diminuzione e, al contrario, un incremento importante delle cessazioni. L’auspicio è che negli ultimi mesi del 2013 possa esserci un consolidamento del sistema economico, alimentato non solo dalla contrazione del numero di imprese sul mercato ma dall’avvento di nuova imprenditorialità, magari giovane e operante in settori innovativi». 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 23 Settembre 2013
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.